Ingresso anticipato alle elementari: dalla Falcucci alla Moratti

Tornando all’Italia, chi ha buona memoria ricorderà che l’idea di anticipare l’ingresso nella scuola elementare di alcuni mesi non è una scoperta della Moratti. Già negli anni ’80 l’allora ministro Franca Falcucci aveva provato a proporre le iscrizioni in prima elementare ai nati entro il 31 marzo. Ma non aveva avuto successo.
Le analogie Moratti-Falcucci non si fermano lì. Per la riforma della scuola elementare la Falcucci aveva pensato di integrare la figura del maestro unico con l’apporto di insegnanti specialisti; poi aveva dovuto accontentarsi – dopo un lungo confronto all’interno della maggioranza dell’epoca – di vedere il docente prevalente nelle due prime classi di elementare. Insegnante quasi unico, specialisti di contorno, maestro prevalente: le somiglianze con il progetto del gruppo Bertagna anche qui sono evidenti.
Accanto alle analogie, si colloca però anche una differenza rilevante: la sen. Falcucci introdusse le citate novità solo al termine di lunghe e complesse mediazioni politiche e sindacali, mentre le proposte contenute nel disegno di legge messo a punto dal ministro Moratti non hanno avuto – come dimostra l’esito del Consiglio dei ministri dell’11 gennaio – lo stesso tipo di preparazione e di ampio coinvolgimento dei soggetti politici e sociali interessati alla riforma.