Influenza A, attenzione alle classi ”pollaio”

Nelle classi “pollaio”, quelle con troppi alunni, c’è il rischio concreto di ammalarsi più facilmente. È quanto scrive il Tar del Lazio in un’ordinanza emessa dalla terza sezione (presidente Speranza, relatore Brandileone), nella quale affronta il tema delle misure igieniche disposte dal Miur per far fronte all’ondata di influenza A nel nostro paese.

Con una apposita circolare il ministero dell’Istruzione, insieme a quello della Salute, aveva disposto una serie di misure relative al lavaggio delle mani, allontanamento da scuola in caso di malattia, metodi per evitare contagi facili in aule affollate.

Ebbene- fa sapere il Codacons, associazione di consumatori che ha promosso un ricorso contro la circolare, insieme con i precari della scuola – il Tar con l’ordinanza odierna ha escluso danno grave ai ragazzi e alle loro famiglie solo se il numero massimo di alunni per ogni classe rispetta il limite stabilito dalle leggi vigenti, ossia 25 studenti per aula“.

Nel testo dell’ordinanza, riportato dal Codacons, si legge: “Il danno lamentato alla salute e i rischi di ammalarsi non sono gravi e irreparabili fermo restando il rispetto delle prescrizioni delle garanzie sanitarie e correlate agli aspetti strutturali/quantitativi delle classi“.

Tradotto in parole povere secondo l’associazione dei consumatori, se un bambino o alunno si ammala di influenza in una classe in cui, contrariamente a quanto dispone la legge, vi siano più di 25 alunni, sarà possibile chiedere i danni allo Stato senza alcun limite.

Il Codacons esprime soddisfazione per la decisione dei giudici e invita tutte le famiglie a segnalare i casi di figli ammalatisi in classi “pollaio costituite da più di 25 alunni ciascuna, poiché per ognuno di questi casi potrà essere inoltrata denuncia contro le scuole e i loro direttori per concorso in lesioni determinate dallo stato di malattia e avviare le dovute azioni di risarcimento danni dinanzi al Giudice di pace“.