Indicazioni nazionali/3. Quell’equivoco della armonizzazione

Siamo al terzo anno scolastico di libera applicazione da parte delle istituzioni scolastiche del primo ciclo di quel mix di Indicazioni (nazionali/Moratti e per il curricolo/Fioroni) che dopo un triennio di sperimentazione dovrebbe essere sostituito da Indicazioni uniche valide per tutti.

Attualmente convivono, per così dire, due Indicazioni che hanno impostazioni e caratteristiche strutturali molto diverse. Eppure, nonostante questa sostanziale e poco conciliabile differenza, vi è convinzione di molti che si chiedesse di armonizzarle tra di loro. Ma non è così.

Nel Regolamento per il riordino del 1° ciclo e della scuola dell’infanzia all’art. 1, dopo aver precisato che per un periodo non superiore ad un triennio possono essere applicate entrambe le Indicazioni, si afferma che “Con atto di indirizzo del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sono individuati i criteri generali necessari ad armonizzare gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi agli obiettivi previsti dal presente regolamento”.

Quel termine “armonizzare” ha tratto in inganno molti ed è stato interpretato come impegno per le scuole di fare una sintesi di entrambe le Indicazioni o di farne un assemblaggio.

Ma le Indicazioni, se si legge attentamente la disposizione, non devono armonizzarsi tra di loro, bensì devono servire a realizzare gli obiettivi delle riforme previste dal Regolamento stesso. Si trattava – nello spirito del Regolamento – di individuare quegli aspetti pedagogici, didattici ed organizzativi presenti in ciascuna Indicazione che meglio si prestavano a sostenere i cambiamenti introdotti dal ministro Gelmini.

In definitiva si trattava di scegliere quelle parti dell’una o dell’altra indicazione che più si presentavano funzionali al cambiamento.

Nel dubbio sembra che diverse scuole abbiano ignorato questo tentativo di improbabile conciliazione e abbiano operato in piena autonomia senza operare scelte o, quando l’hanno fatto, abbiano privilegiato le Indicazioni per il curricolo.

Il monitoraggio che parte ora presso l’Ansas potrà fornire un quadro più veritiero delle scelte (o delle non scelte) operate dalle scuole.