Sull’insegnamento dell’inglese nella scuola primaria il ministro Giannini non demorde e, anzi, rincara la dose, affinando il tiro.

Insegnamento fin dalla prima classe, aveva annunciato a più riprese in varie interviste; a chi le faceva notare che quell’insegnamento c’è già da anni replicava (sbagliando) che si trattava di semplice sperimentazione.

Probabilmente qualcuno le ha fatto notare, finalmente, che in effetti da circa vent’anni l’inglese viene insegnato, per almeno un’ora settimanale, anche ai piccoli scolari delle prime classi della primaria. Considerata la gaffe, avrebbe avuto buon gioco a sostenere la necessità di una adeguata formazione degli insegnanti per assicurare un insegnamento di qualità (che, in molti casi, sembra essere carente). Invece no.

La Giannini è ritornata sulla sua prima idea, spiegando che intende introdurre fin dalla prima classe di scuola primaria la CLIL, la metodologia che prevede l’insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera.

Solo che la CLIL sta muovendo i primi passi incerti da quest’anno e per le sole classi terminali della scuola secondaria superiore.

Da questo anno scolastico la riforma degli ordinamenti (DPR 89/2010) ha previsto infatti che si generalizzi la CLIL, che da due anni ha già coinvolto i licei linguistici, dove la metodologia è prevista a partire dal terzo anno.

Sarà, però, una generalizzazione precaria, in quanto non si è ancora conclusa la necessaria formazione degli insegnanti per i quali è richiesta la competenza linguistica C1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER).

Siamo, quindi, all’anno zero (o quasi) della CLIL nella secondaria di II grado.

Sarà necessario verificarne la prima attuazione per sviluppare potenzialità ed eliminare criticità. Soprattutto sarà necessario formare gli insegnanti (il primo piano formativo ha previsto un quadriennio formativo per 130 ore all’anno).

La Buona Scuola già prevede l’estensione della CLIL a tutti gli ordini di scuola secondaria superiore, obiettivo non da poco. La Giannini non è da meno e la vuole addirittura già all’inizio della primaria. Per quando? Come? C’è un piano pronto per la formazione degli insegnanti?