Il prossimo rinnovo contrattuale sarà triennale

Dopo quindici anni di contrattazione dei comparti pubblici con cadenza economica biennale, si cambia e si passa alla triennalità dei contratti.

Lo prevede un disegno di legge annunciato nella seduta del Consiglio dei ministri di fine anno.

Il piano è stato messo a punto dal ministro per le riforme e l’innovazione nella PA, Luigi Nicolais, all’interno di una più ampia revisione dell’Amministrazione pubblica, in attuazione anche del memorandum sul pubblico impiego siglato nella primavera scorsa con i sindacati confederali. Se, come tutto fa pensare, il piano andrà in porto, anche la scuola dovrà fare i conti con la triennalità, anziché con la cadenza biennale.

Si tratterà di vedere se gli attuali contratti di durata quadriennale verranno anticipati di un anno nella naturale scadenza (in tal caso, ad esempio, per la scuola l’attuale CCNL 2006-2009 appena sottoscritto scadrebbe il 31 dicembre 2008), oppure verranno prorogati di un anno per rendere triennale il secondo biennio economico (in tal caso vi sarebbe per la scuola un rinnovo economico per il triennio 2008-2010 da sottoscrivere con decorrenza 1 gennaio 2008).

Il dubbio sarò chiarito presto insieme ad aspetti forse più rilevanti annunciati dallo stesso ministro Nicolais e che dovrebbero riguardare le prestazioni dei dipendenti con valutazioni del merito professionale che dovrebbe consentire di premiare o di sanzionare.

Sarà la fine dell’egualitarismo che tutto appiattisce o sono solamente grida?