Il Pd voterà l’emendamento del governo sul dimensionamento scolastico

I commenti positivi alla modifica da parte del governo al decreto legge 154 art. 3 sul dimensionamento della rete scolastica si estendono ai Comuni, che per voce della loro associazione (l’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani) esprimono la loro soddisfazione.

A parlare è Nadia Masini, sindaco di Forlì e responsabile dell’Istruzione per l’ANCI, che coglie “positivamente l’apertura manifestata dal Governo a seguito dell’incontro avuto (…) tra i Ministri Fitto e Gelmini, ed i rappresentanti di ANCI, Upi e Regioni, rispetto al dimensionamento ed alla paventata chiusura di numerose scuole“.

IL sindaco del capoluogo romagnolo ha così spiegato la posizione dei Comuni: “L’emendamento presentato al Senato, che prevede una intesa in Conferenza Unificata per il dimensionamento della rete scolastica a partire dal 2010/2011, va nella direzione più volte indicata dall’ANCI di una preventiva concertazione con tutti i soggetti istituzionali coinvolti. È particolarmente importante l’eliminazione del Commissariamento. Si registra, inoltre, che per il prossimo anno scolastico, nell’ambito delle attuali competenze e secondo i parametri previsti dal DPR 233/98, si procederà al solo dimensionamento delle istituzioni scolastiche, entro dicembre 2008″.

La Masini conclude auspicando “che l’apertura del Governo, consenta quanto prima l’attivazione di tavoli di concertazione con Comuni, Province e Regioni, che permettano di valutare l’insieme del Piano Programmatico“.

Sempre sull’emendamento all’articolo 3 del decreto legge 154 si registra la disponibilità, forse scontata ma comunque significativa, del Partito democratico a votare l’emendamento. La senatrice del Pd, Anna Maria Carloni, segretario della commissione Bilancio, ha infatti annunciato: “Il gruppo del Pd al Senato voterà a favore all’emendamento all’art.3 del decreto legge 154 sui tagli alle scuole“.

La Carloni ha definito l’emendamento come “primo, concreto atto di ripensamento della politica scolastica fallimentare fin qui perseguita dal governo. È una vittoria del dialogo, del confronto, dell’opposizione in parlamento e nel Paese, del Pd“.

Per la senatrice del Pd, l’emendamento del governo “indica una buona soluzione per il prossimo anno, riferendosi alla legislazione vigente e garantendo la piena competenza delle Regioni a programmare l’organizzazione della rete scolastica sul territorio. Anche per quanto riguarda l’anno scolastico 2010-2011 la valutazione è positiva perché prevede obbligatoriamente l’intesa con le autonomie locali“. Viene così cancellata “la proposta precedente che tante critiche aveva suscitato da parte di Presidenti di Regione, Sindaci, soprattutto di piccoli comuni della montagna e delle isole che di fatto avrebbero visto soppresse la gran parte delle scuole presenti sul territorio“. La Carloni ha concluso che “resta la preoccupazione, rispetto alla quale vigileremo, che i mancati risparmi sui tagli alle scuole e alla rete scolastica non si trasformino in rischio di nuovi tagli per altri settori della scuola pubblica“.