Il PD esulta per il maestro unico

Il non obbligo di applicare il maestro unico era nell’aria da quando la commissione cultura della Camera, esprimendo parere favorevole per il piano programmatico, ne aveva suggerito l’avvio facoltativo secondo le scelte delle famiglie. E il ministro Gelmini ora ha detto sì, con comprensibile soddisfazione dell’opposizione che da subito aveva espresso critiche a questo ritorno al passato imposto alla scuola primaria.

Il PD esulta, e a questo punto dovrebbe venir meno anche il prospettato referendum.

Il rinvio della riforma delle superiori ha invece un’altra storia, che ha poco a che fare con la manovra finanziaria di quest’estate e con le proteste dell’autunno.

L’avvio della riforma del 2° ciclo dall’anno prossimo era stata voluta, con apposito provvedimento legislativo (legge 40/2007), proprio dall’attuale opposizione quando era al governo. Anzi, la parte di riforma che riguarda gli istituti tecnici con la stessa legge era stata proposta dai ministri Bersani e Fioroni e impostata dalla commissione De Toni, condotta dal vice ministro Bastico. Il ministro Gelmini l’aveva condivisa, portandola a termine nei contenuti prospettati (riduzione drastica degli indirizzi e dell’orario delle lezioni).