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Il nuovo libro di Beppe Ghisolfi: quasi un’autobiografia

Visti da vicino” è il titolo di un libro di incontri e memorie di Giulio Andreotti, pubblicato nel 1982, ma è anche il titolo scelto da Beppe Ghisolfi per la sua nuova opera, in libreria da pochi giorni (Nino Aragno editore, Torino, 2020). Ghisolfi, grande esperto di educazione finanziaria, ha avviato da poco una videorubrica per Tuttoscuola in cui spiega con chiarezza e semplicità concetti e parole chiave dell’economia che ogni cittadino dovrebbe conoscere.

A differenza delle sue precedenti pubblicazioni, di carattere manualistico come il noto Manuale di educazione finanziaria(2014) e il Lessico finanziario (2019), oppure saggistico come Banchieri d’Italia (2018), tutti editi da Nino Aragno in volumi dalla grafica accurata, questo lavoro di Ghisolfi si avvicina a quello di Andreotti non solo nel titolo ma anche per lo stile di scrittura, fatto di brevi ritratti, ricordi, memorie di incontri. Con la differenza che il libro di Andreotti era essenzialmente biografico, nel senso che era centrato su elementi della biografia delle persone incontrate, mentre quello di Ghisolfi è soprattutto autobiografico, perché propone come in un caleidoscopio la sua percezione soggettiva dei tanti interlocutori con i quali ha avuto occasione di comunicare nella sua lunga carriera di giornalista e di banchiere con importanti incarichi a livello nazionale e internazionale.

Così, in brevi brani di due o tre pagine, compaiono personaggi politici come lo stesso Giulio Andreotti (incontrato in un convento…), Giorgio Almirante, Enrico Berlinguer, Silvio Berlusconi, Giovanni Spadolini, Umberto Bossi, Marco Pannella, e persino Donald Trump, incontrato nel 2019 per una circostanza fortuita (anzi “fortunata”, come avrebbe detto la madre di Ghisolfi secondo la testimonianza del figlio…) e altri. E poi importanti imprenditori come Gianni Agnelli e Michele Ferrero, scrittori come Umberto Eco e Giovanni Arpino, giornalisti come Enzo Biagi e Bruno Vespa (ma anche ‘Peo’, l’amico morto in giovane età che lo avviò al giornalismo) e Papa Ratzinger.

Naturalmente molti sono i personaggi del mondo bancario e finanziario incontrati da Ghisolfi anche per gli incarichi di vertice ricoperti in ABI (Associazione Bancaria Italiana), ACRI (Casse di Risparmio), ESBG (Gruppo Europeo delle Casse di Risparmio), WSBI (Istituto mondiale delle Casse), da Giuseppe Guzzetti a Francesco Profumo, Maurizio Sella, Chris De Noon (direttore generale WSBI) per arrivare ad Antonio Patuelli, presidente dell’ABI: un incontro anch’esso fortunato, risalente a una ventina di anni fa, che gli ha “cambiato la vita”.

Il libro è scritto con penna lieve, venata a volte di ironia, come nel caso dell’incontro con Alberto Sordi, di cui ricorda tra l’altro che gli lasciò un conto da pagare in un bar di Torino, “da vero italiano medio”, come lo stesso attore si considerava. “La sua parsimonia superava quella dei banchieri”, è il commento di Ghisolfi.

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