Il Governo modifica l’art. 3 sul dimensionamento della rete scolastica

Somiglia tanto a una vittoria per gli Enti territoriali (Regioni, Province, Comuni) quella avvenuta oggi nella partita sul dimensionamento della rete scolastica.

Il governo infatti si è impegnato a presentare al Senato un testo sostitutivo dell’art. 3 che tante proteste aveva suscitato presso le autonomie locali.

Il nuovo testo prevede: 1) accorpamento della dirigenza scolastica per l’anno 2009 – 2010; 2) dimensionamento della rete scolastica a decorrere dall’anno 2010 – 2011, mediante un’intesa in sede di Conferenza unificata. Il governo intende raggiungere questi obiettivi, procedendo insieme alle Autonomie tanto che, a conferma della disponibilità in questo senso, è stata eliminata l’ipotesi di commissariamento.

Il percorso individuato stamattina grazie alla disponibilità del ministro Gelmini e dei sottosegretari all’Economia – ha dichiarato il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto – consente al tempo stesso di confermare e garantire il raggiungimento degli obiettivi di bilancio stabiliti in Finanziaria, di perseguire la definizione dei piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche, ma anche di recepire le istanze di Regioni e Autonomie Locali. Si tratta quindi di una soluzione positiva che, siamo certi, possa segnare una convinta ripresa del percorso di dialogo all’interno della Conferenza Unificata“.

Canta vittoria l’opposizione del Partito Democratico, i cui senatori Mariapia Garavaglia, ministro dell’Istruzione del governo ombra, e Antonio Rusconi, capogruppo del Pd in commissione Istruzione hanno dichiarato: “Il governo è stato costretto, dalla linea unanime delle Regioni e dalla posizione ferma del Pd a difesa dei piccoli comuni montani e delle periferie a rischio, a ritirare nei fatti l’articolo 3 del dl 154 che imponeva commissari ad acta alle Regioni inadempienti su una riduzione delle dirigenze scolastiche e sulla chiusura dei piccoli plessi“.