Il debito scolastico è più grave del debito pubblico

Stiamo minando le basi del leggere, scrivere e far di conto e mi chiedo come si sia potuto accumulare in questi anni un debito che per mole e gravità dovrebbe preoccuparci anche di più di quello delle casse dello Stato in quanto più destabilizzante per l’economia del Paese di quello pubblico“.

Lo ha detto il ministro Fioroni nella sua conferenza stampa sui debiti formativi, probabilmente anche sulla scorta delle ormai numerose ricerche internazionali che hanno evidenziato lo stretto rapporto che esiste tra sviluppo economico e livello di istruzione.

Per fronteggiare questa pesante situazione, ha aggiunto il ministro “ho stanziato 30 milioni di euro aggiuntivi per i corsi di recupero delle scuole. Se, nonostante ciò, dovesse perdurare questa situazione anche dopo le verifiche, credo di dover rimettere mano al ripristino degli esami di riparazione“.

La prospettiva del ritorno dei discussi esami di riparazione ha suscitato consensi e dissensi trasversali. Scettica AN, ma anche Albertina Soliani, capogruppo dell’Ulivo nella commissione Istruzione. Favorevole l’Associazione Nazionale Presidi, secondo la quale il sistema dei debiti si è rivelato “farraginoso“. Il dibattito si annuncia intenso.