Licei di quattro anni/2. Le occasioni perdute

Il più rilevante tentativo di ridurre di un anno la durata della scuola fu fatto, come noto, dal centro-sinistra con il ministro Luigi Berlinguer (legge n. 30/2000, riordino dei cicli), che anziché ‘tagliare’ in alto, nella scuola secondaria superiore, scelse di togliere un anno alla scuola di base, unificando la scuola elementare (5 anni) e quella media (3 anni) in un unico ciclo di 7 anni.

La riforma, approvata l’anno prima delle elezioni politiche, suscitò grandi resistenze e proteste dentro e fuori della scuola, non fu preceduta da sperimentazioni, e fu prima sospesa e poi abrogata dal centro-destra, che ne fece uno dei bersagli polemici della sua campagna elettorale del 2001.

Ma anche il centro-destra, o almeno il ministro Letizia Moratti, si pose il problema, tanto che nel rapporto preparato dal gruppo di lavoro presieduto da Giuseppe Bertagna, da lei istituito in vista dei cosiddetti ‘Stati generali dell’istruzione’ (dicembre 2001), veniva delineata l’ipotesi di ridurre di un anno tutta la scuola secondaria superiore (Sistema di istruzione), affiancando ad essa un secondo canale quadriennale “di pari dignità”, il Sistema di istruzione e formazione.

In questo caso le resistenze e le proteste vennero soprattutto dall’interno della maggioranza di centro-destra (AN e Udc), a sostegno della durata quinquennale dei licei a partire dal liceo classico. Così anche questo modello, che avrebbe comportato la riorganizzazione su basi quadriennali dei licei da una parte e dell’intera area tecnico-professionale (compresi gli istituti tecnici) dall’altra, in modo da farne un canale davvero alternativo e competitivo con quello liceale, fu rapidamente accantonato. Moratti si accontentò di anticipare di mezzo anno l’inizio della scuola primaria, finse di licealizzare gli istituti tecnici ribattezzandoli ‘licei vocazionali’ e lasciò in sostanza tutto come prima, tanto che al suo successore Fioroni fu assai facile rispristinare anche formalmente le denominazioni precedenti. E confermare la durata quinquennale di tutta la scuola secondaria superiore.