Il Consiglio d’Europa lancia la campagna “Uno su cinque”

Il Consiglio d’Europa ha lanciato la campagna di informazione “Uno su cinque” per contrastare il fenomeno degli abusi sui minori.

Il nome scelto per l’iniziativa, lanciata alla fine dello scorso novembre, si riferisce alla percentuale di diffusione del fenomeno, che in Europa coinvolge appunto un minore su cinque.

La campagna, che vede l’Italia fra i principali promotori, prevede la diffusione di una serie di poster, di un libro per i genitori da leggere assieme ai bambini e di una regola da insegnare ai più piccoli, la “Underware rule”, tradotta come “Regola del qui non si tocca”.

Rivolta ai bambini tra i quattro e i sette anni, questa regola vuole insegnare che ci sono dei limiti alle confidenze degli adulti e che, anche se si è piccoli, si ha diritto al rispetto e a farsi ascoltare.

L’iniziativa, sostenuta dal Ministero per le pari opportunità, prevede interventi anche per combattere l’adescamento dei minori sul web, mettendo in guardia dal fidarsi di persone conosciute via internet e che tentano di carpire la fiducia dei più giovani per poterli coinvolgere in attività a sfondo sessuale.

Poiché la maggior parte degli abusi non viene denunciata, la campagna di informazione si propone di coinvolgere il più possibile l’opinione pubblica. I governi che vi hanno aderito intendono così accelerare il percorso di ratifica e implementazione della convenzione di Lanzarote, redatta nel 2007, strumento normativo che introduce in Europa il reato di “grooming” cioè dell’adescamento in rete.

Ulteriori informazioni si possono reperire sia sul sito del governo italiano (www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/minori_violenza/index.html) che su quello del Consiglio d’Europa (www.coe.int/defaultit.asp)