Il Consiglio dei Ministri vara i due regolamenti sulla riforma e il dimensionamento

Questa mattina il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca, Mariastella Gelmini ha approvato i due regolamenti che riguardano la riforma della scuola, in particolare il “maestro unico-prevalente”, e il dimensionamento scolastico.

Sui due regolamenti, spiega il comunicato di Palazzo Chigi, sono stati acquisiti i pareri della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato, per quello che riguarda “la riorganizzazione e la razionalizzazione, rispettivamente, della rete scolastica e dell’utilizzo delle risorse umane, nonchè della scuola dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione“.

Questi i punti salienti del primo regolamento: “entrano in vigore le norme che introducono la figura del maestro unico – prevalente nella scuola primaria e i modelli di orario su 24, 27 e 30 ore. Restano confermati gli attuali modelli per gli anni successivi alle prime classi con la riduzione delle compresenze, garantendo, comunque, l’assistenza alle mense. E’ confermato il tempo pieno secondo il modello delle 40 ore settimanali con 2 docenti per classe“.

Per la scuola secondaria di primo grado restano confermate le 30 ore settimanali di cui una dedicata allo studio della Cittadinanza e della Costituzione. È confermato anche il tempo prolungato anche alle scuole medie, con 36 ore settimanali elevabili a 40. E’ prevista, inoltre, l’organizzazione oraria su base annuale oltre che settimanale per consentire una maggiore flessibilità all’autonomia delle scuole“.

Per le scuole dell’infanzia e per le sezioni primavera resta confermata la normativa attuale, ma viene attribuito un ruolo più incisivo ai docenti che valuteranno pedagogicamente l’opportunità dell’anticipo“.

Circa il secondo regolamento, “prevale il principio per il quale le scelte sul dimensionamento scolastico saranno oggetto di un confronto condiviso con gli enti locali e le Regioni, per individuare insieme gli eventuali interventi di supporto e di aiuto come l’organizzazione delle mense e il trasporto scolastico, puntando a ridurre al minimo i disagi per le famiglie e per gli studenti. Viene inoltre salvaguardata l’attuale normativa per i docenti di sostegno“.