Il Capo dello Stato: C’è una generazione senza futuro

Si precisano i termini del pensiero del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che pare avere instaurato, con i giovani che nelle settimane scorse hanno protestato contro la riforma dell’università, una sorta di dialogo preferenziale. In un colloquio con il direttore della Stampa, Mario Calabresi, Napolitano ha dichiarato: “Mi sono trovato davanti una generazione che si sente inascoltata e a cui dobbiamo dare risposte. Mettiamo al centro il tema dell’ascolto, della capacità della politica di tornare a comunicare con i più giovani“. Il Capo dello Stato ha anche spiegato di aver voluto incontrare i giovani studenti che protestavano contro la riforma Gelmini “perché la loro protesta non era stata sporcata dai segni della violenza. Sono venuti da me dopo una giornata molto tranquilla e questa era la condizione preliminare per ogni dialogo“.

Nel dialogo con loro – ha raccontato il Capo dello Stato – ho trovato tratti di ingenuità ma buona fede e dobbiamo renderci conto che non è solo il problema di una legge ma è il problema di una generazione“.

Tutti noi che abbiamo responsabilità nelle istituzioni e nella politica – ha ribadito Napolitano – dobbiamo capire che, al fondo, sono le preoccupazioni di una generazione cui è ormai chiaro, nella percezione di molti, quali incognite presenti per essa il futuro“.

L’unica cosa – ha aggiunto il presidente, precisando sul proprio ruolo – è cercare di non farsi travolgere dalle scosse, dai problemi e dalle novità che si accavallano ogni giorno e provare a guardare lontano“.