Il blitz di mezza estate: un ordine del giorno che vale come una legge

Dopo aver puntato nei mesi scorsi a fare bottino pieno, cioè all’approvazione parlamentare dell’intero progetto di riforma, il ministro Moratti ripiega in extremis sulla sperimentazione: un blitz di mezza estate per uscire dalla gabbia nella quale la stringevano la lentezza dell’iter parlamentare della sua riforma e la difficoltà di far quadrare i conti dell’istruzione, tenuta sotto stretta osservazione da Tremonti.
Una decisione che non passa inosservata sul piano politico come su quello organizzativo.
Sul primo fronte, essendo improbabili significativi passi avanti al Senato prima della chiusura estiva, vorrebbe dire avviare una sperimentazione di grande portata sulla base di un semplice ordine del giorno (un atto privo di forza giuridica) presentato dalla maggioranza in commissione Istruzione. C’è da registrare che ancora una volta il Parlamento non è capace di trovare un’intesa su un tema come la scuola, che dovrebbe essere “bipartisan” per definizione.