I sindacati sulla manovra: serve più equità

Mentre il Senato approvava il decreto legge sulla manovra finanziaria, i quattro sindacati che lo scorso 24 giugno avevano ottenuto da Tremonti la promessa di ripristinare gli scatti di anzianità per il personale della scuola hanno tenuto una manifestazione al teatro Quirino di Roma per ribadire le loro richieste di modifica della manovra, pena l’inasprimento della protesta.

Cisl scuola, Uil scuola, Gilda e Snals (assente anche in questo caso la Flc Cgil) battono soprattutto su due punti: “serve più equità e non bisogna toccare i diritti dei lavoratori“. Se governo “non si assumerà le sue responsabilità – ha detto il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni – continueremo con la mobilitazione, ricorrendo anche allo sciopero“.

Durante la manifestazione i sindacati sono tornati sulla questione del blocco dell’anzianità, che comporta una riduzione dello stipendio di 1.000 euro l’anno per un collaboratore scolastico e da 2.000 a oltre 3.000 euro per un insegnante, “mentre un dirigente statale con uno stipendio di 100.000 euro l’anno paga solo 500 euro“. Una iniquità, che anche Tuttoscuola aveva evidenziato proponendo l’eliminazione o almeno la riduzione della franchigia che favorisce l’alta dirigenza (stipendi sopra i 90.000 euro), e che viene solo parzialmente corretta ripristinando gli scatti, ma non l’anzianità, del personale della scuola.