I sindacati emiliani dichiarano lo stato di agitazione

Era nell’aria e, dopo le proteste per le scuole di Bologna, è arrivata ora la presa di posizione dei sindacati confederali di tutta l’Emilia-Romagna contro i tagli di organico che hanno colpito le scuole della regione.
“Attraverso i tagli di questo governo, si mette in discussione la qualità dell’offerta formativa nella nostra regione, già largamente attaccata dal precedente governo” dicono cgil, cisl e uil nel loro documento con il quale hanno dichiarato la mobilitazione della categoria.
“La mobilitazione continuerà nella consapevolezza che i tagli operati nell’organico di diritto non sarà possibile recuperarli nell’organico di fatto per l’ulteriore riduzione dei posti annunciata.”
“Le motivazioni della netta opposizione delle OO.SS. di categoria alla riduzione di organici previsti dal M.P.I. sono più che fondate – continuano i sindacati – visto che, nella nostra regione, la media di alunni per classe supera già l’obiettivo di 21 alunni per classe fissato dal ministero”.
La FLC CGIL, la CISL Scuola, e la UIL scuola dell’Emilia Romagna proclamano immediatamente lo stato di agitazione, e si attiveranno per chiedere l’intervento della Regione e degli EE.LL.