Prende spunto al nostro Speciale licei (scaricabile gratuitamente dal nostro sito), l’intervento del lettore Roberto Folcarelli, che volentieri ospitiamo. Invitiamo gli altri lettori a dare i loro contributi sul tema, scrivendoci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Gentili Signori,

ho letto il vostro “Speciale Licei” con i riferimenti al cosiddetto orario “virtuale”. Ebbene, Voi affermate che le unità orario sono state ridotte mediamente di 10 minuti senza obbligo di recupero.

In realtà, le riduzioni di 10 minuti sono relative alla prima e all’ultima ora, eccezionalmente alla penultima. Pertanto, al massimo la riduzione può essere di 30 minuti senza obbligo di recupero, pari a 5 minuti per ogni unità.

Laddove le scuole hanno operato ulteriori riduzioni, queste ultime dovevano essere assolutamente recuperate, nella maggior parte dei casi con “supplenze brevi” (sostituzioni dei docenti assenti).

Vi prego di considerare che le assenze quotidiane sono molto frequenti e richiedono un impegno economico (pagamento delle supplenze) davvero notevole. Attraverso l’utilizzazione delle riduzioni (deliberate dai collegi e soggette a recupero) è possibile farvi fronte pressoché senza oneri.

E’ mai possibile che nessuno lo consideri? In effetti basterebbe, invece di tante elucubrazioni, prevedere una sola piccola ed esplicita norma: le scuole possono procedere alle riduzioni delle unità orario soltanto recuperandole tramite supplenze brevi!

Ed ora la questione del Liceo delle Scienze umane. Trovo sconvolgente che nel biennio ordinamentale non sia previsto l’insegnamento proprio di scienze umane! E’ un’assurdità inspiegabile.

Infine, ma a che pro l’inserimento di una seconda lingua straniera? Ma si è a conoscenza che i Licei delle Scienze umane “convivono” con i Linguistici (nell’ambito degli ex Istituti Magistrali) e, in questo modo, si corre il rischio di avere un “Linguistico Minore”?

Con stima,

Roberto Folcarelli

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