I nuovi stipendi netti/1: l’appiattimento tra le funzioni

Appiattimento. La prima impressione che si ricava dal quadro d’insieme complessivo delle nuove retribuzioni del personale scolastico derivanti dall’ipotesi di contratto 2002-2003 è di conferma della situazione di appiattimento tra le diverse funzioni e negli sviluppi di anzianità di carriera.
Le cause di questa sostanziale uniformità sono diverse e anche lontane nel tempo, a cominciare dalla quota fissa dell’indennità integrativa speciale (ora conglobata nello stipendio) che, data la sua non trascurabile entità (oltre un milione mensile delle vecchie lire) e uniformità tra le diverse qualifiche, ha bloccato la dinamica delle retribuzioni.
Non è stata nemmeno indifferente a questo risultato una politica contrattuale che, soprattutto negli anni passati, ha privilegiato un egualitarismo tra le funzioni e le anzianità. Questo è avvenuto anche in altri settori della pubblica amministrazione, ma nella scuola ha assunto un valore quasi patologico che mortifica le professionalità.
Del resto il sistema centralistico vigente di gestione del personale della scuola porta inevitabilmente a certi eccessi. In un regime di autonomia accentuata, articolato in una pluralità di livelli territoriali, non si può prescindere da una valorizzazione contrattuale in loco delle competenze e della professionalità degli insegnanti.
L’appiattimento attuale è ben evidente se si confrontano i nuovi stipendi netti previsti in busta paga da luglio per i docenti, con riferimento alla posizione media di anzianità della fascia tra i 15 e i 20 anni di carriera: assegnato 100 alla posizione di riferimento degli insegnanti di scuola elementare (1.336,10 euro al mese), la variazione per i docenti delle superiori arriva a 109,86 (1.467,89 al mese). Siamo all’anticamera del ruolo unico dei docenti.
Se lo stesso raffronto lo si fa tra gli estremi del comparto (bidello e prof. delle superiori), sempre sulla fascia 15-20 anni, fatto 100 il mensile del collaboratore scolastico (1.000,91 euro), quello del prof. delle superiori di uguale anzianità di servizio (1.467,89 euro al mese) è pari a 146,66: il professore non arriva a guadagnare il 50% in più del bidello.