I genitori difendono il tutor

La disapplicazione del docente tutor, decisa in piena legittimità in base ai poteri che la legge rimette alla contrattazione dei comparti pubblici, ha trovato d’accordo ovviamente i sindacati rappresentanti degli insegnanti (che hanno sottoscritto l’accordo, con l’eccezione dell’ANP) e il ministro dell’istruzione. Ma non alcune organizzazioni di genitori.
Contraria all’accordo si è dichiarata l’A.Ge. Secondo l’associazione dei genitori, l’accordo del 17 luglio viola i diritti legittimi dei genitori, la libertà di apprendimento degli studenti e l’autonomia didattica e organizzativa delle scuole. Anche Il Forum delle associazioni familiari ha espresso “preoccupazione e sconcerto nel merito e nel metodo” dell’accordo siglato tra sindacati e Aran.
Sempre secondo l’A.Ge. l’accordo contrattuale elimina ogni spazio di libera scelta educativa delle famiglie, sancita dalla Costituzione e dalla legge che istituisce l’autonomia scolastica.
Il dissenso dei genitori, rappresentati dall’A.Ge, va ben oltre il merito della disapplicazione del tutor in quanto vede nell’uso dell’autonomia un intervento unilaterale del personale scolastico, attento solamente alla difesa dei propri interessi.
Forse l’autonomia della scuola – incalza infatti l’A.Ge – sta diventando l’autonomia del personale della scuola, indifferente alla domanda dei cittadini e delle esigenze dei ragazzi?
In questo modo “si torna indietro di cinque anni ad una scuola autoreferenziale, definita dalle sole corporazioni del personale scolastico, senza alcuno spazio di ‘contrattazione educativa’ tra famiglia e scuola“.