I docenti non devono pulire libri e penne, il MI: basta igienizzare le mani

Niente più quaderni in “quarantena”, basta con la pulizia di libri e penne. Finalmente è arrivata la risposta che in tanti stavano aspettando. Nei giorni scorsi, infatti, come raccontato anche da Tuttoscuola, genitori, studenti e insegnanti hanno lamentato di episodi ai limiti dell’assurdo che vedevano alunni rimanere ore senza far niente a scuola perché avevamo dimenticato l’astuccio a casa, o che non potevano nemmeno bere visto che la maestra non poteva aiutarli ad aprire la borraccia. Tutto perché molti regolamenti di istituto avevano inserito al loro interno il divieto di toccare e passare il materiale scolastico con lo scopo di contenere la diffusione del Covid-19, anche se il Cts non si era mai espresso al riguardo e le linee guida sul ritorno a scuola non prevedessero niente del genere. Il ministero dell’Istruzione ha pensato quindi di chiarire la faccenda rispondendo a una domanda specifica nella sezione del portale del MI dedicata al ritorno a scuola.

Il personale docente deve utilizzare uno specifico prodotto per trattare le superfici cartacee (ad esempio quaderni, libri, fogli, testi, album) e gli strumenti che si usano in classe per la didattica (ad esempio penne, astucci, matite, righelli)?

Risponde il Ministero: il Comitato Tecnico Scientifico non ha mai previsto l’utilizzo dello spray (o gel) idroalcolico nella gestione del materiale cartaceo o didattico, che può essere maneggiato tranquillamente, anche senza l’uso di guanti. Il Comitato Tecnico Scientifico, rispondendo ad un quesito del Ministero dell’Istruzione, ha ribadito che è sufficiente il rispetto delle misure generali di comportamento per il contenimento del contagio da SARS-CoV-2, in particolare la frequente igienizzazione delle mani.