Vietato lo scambio di materiali a scuola: alunna resta ore senza poter scrivere o disegnare. Gli esperti: ‘Basterebbe lavare le mani’

Agli studenti non è consentito lo scambio di materiale didattico (libri, quaderni, penne, matite, attrezzature da disegno) né di altri effetti personali (denaro, dispositivi elettronici, accessori di abbigliamento, etc.) durante tutta la loro permanenza a scuola. Pertanto è necessario che  valutino attentamente quali materiali didattici, dispositivi elettronici e altri effetti personali portare giornalmente a scuola”. E poi ancora: “Il materiale didattico di ogni classe non potrà essere condiviso con altre classi/sezioni se non saranno igienizzati prima dell’uso”. In questi giorni frasi come queste compaiono in tanti Regolamenti di Istituto aggiornati per rispondere all’emergenza Covid-19. Questo anche se non esiste alcuna indicazione da parte del Cts o del Ministero dell’Istruzione in merito allo scambio dei materiali a scuola. Eppure in alcuni casi in tanti gruppi Facebook insegnanti e genitori segnalano situazioni paradossali. Intanto sull’Huffington Post l’immunologa Viola rassicura: “Sanificare quaderni e penne di scuola è aria fritta, non serve”.

Guai a scambiarsi le penne, vietato passare il foglio protocollo. Su Facebook, all’interno di un gruppo riservato ai docenti, leggiamo di insegnanti che hanno ricevuto chiare indicazioni di non toccare i materiali dei propri alunni. E a chi si chiede in questi casi come sia possibile valutare il lavoro dei ragazzi se è vietato toccare i loro libri e quaderni, la risposta è la seguente: gli studenti devono mettere i loro quaderni all’interno di uno scatolone dove non potranno essere toccati per almeno 48 ore. Dopodiché i docenti potranno visionarli. 

Non sono mancate chiaramente le lamentele da parte di genitori che in questi primi giorni di scuola hanno fatto i conti con questo tipo di regolamento. Sempre su Facebook leggiamo di una mamma che racconta come la sua bambina che frequenta la seconda elementare sia stata ben 4 ore con le mani in mano a scuola per essersi dimenticata l’astuccio a casa.

Addirittura un’altra mamma racconta come al proprio figlio sia stato negato aiuto per aprire la borraccia a scuola e che, per questo motivo, non abbia potuto bere.

Mentre le scuole cercano di capire come evitare il più possibile la diffusione del Covid-19, gli esperti provano a rassicurare e a fornire ulteriori dettagli circa la sanificazione e igienizzazione dei materiali scolastici.  “Sto sentendo di procedure assurde per sanificate quaderni, compiti, libri, matite e pennarelli. La procedura è semplice: lavatevi le mani! Tutto il resto è aria fritta. E questo vale per i quaderni tanto quanto per la matita che useremo per votare. Mascherina, amuchina e andiamo avanti!”. Lo sottolinea su Facebook l’immunologa dell’Università di Padova Antonella Viola secondo quanto riportato dall’Huffington Post.

Dello stesso parere anche l’epidemiolgo dell’Università di Pisa, Pierluigi Lopalco. “E’ pari a zero” il rischio che corrono insegnati nel manipolare i quaderni con i compiti degli alunni o le fotocopie distribuite in classe e poi riprese dal docente”, dice in un filmato postato su YouTube. “Sulla carta il Coronavirus resiste oggettivamente molto poco, è una superficie particolarmente permeabile e – precisa – ogni gocciolina emesse tende ad essere assorbita, in questo modo se si toccano con le mani i fogli c’è evidentemente meno rischio”.