Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Gita negata ad alunno Down: polemiche

Si moltiplicano le prese di posizione critiche nei confronti della dirigente scolastica di una scuola media di Catanzaro, che avrebbe vietato (o sconsigliato, non è chiaro) a un alunno affetto dalla sindrome di Down di partecipare a un viaggio d’istruzione con finalità didattiche della scuola, causando la reazione di solidarietà dei suoi compagni di classe che hanno a loro volta rifiutato di andare in gita.

Il presidente dell’associazione docenti cattolici (Adc), Alberto Giannino, ha chiesto al direttore generale dell’USR della Caloria di disporre un’ispezione e – in caso di conferma dei fatti addebitati alla dirigente – di provvedere al suo licenziamento, “come prevede l’attuale legge Brunetta in vigore da settembre 2010”.

Le norme vigenti, ricorda l’Adc,  “espressamente asseriscono che i viaggi d’istruzione o le uscite didattiche rappresentano un’opportunità fondamentale per la promozione dello sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno e per l’attuazione del processo di integrazione scolastica dello studente diversamente abile, nel pieno esercizio del diritto allo studio.”

Sull’argomento è comparso oggi sul Corriere della Sera anche un  articolo di Isabella Bossi Fedrigotti centrato non tanto sul comportamento della dirigente scolastica (che comunque dovrà essere verificato dall’eventuale ispezione) quanto su quello dei compagni di classe dell’alunno disabile, che smentendo i luoghi comuni che dipingono i giovani come “in maggioranza cinici, crudeli, egoisti” hanno dimostrato che “i ragazzi sono, come è giusto che siano, quasi sempre migliori degli adulti”.

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