
Giro di vite per le certificazioni linguistiche. Può evitare il ‘mercato dei titoli’ denunciato dall’ANDIS

Il nuovo elenco degli enti certificatori linguistici era da atteso da tempo e il suo rinvio dello scorso anno aveva fatto temere che il Ministero dell’Istruzione e del Merito avesse aperto le maglie al riconoscimento di nuovi enti. Non è stato così. Il decreto firmato il 21 novembre scorso dal Capo dipartimento, Carmela Palumbo, è stato infatti fortemente selettivo, grazie anche al rigoroso controllo e agli accertamenti della commissione di esperti che ha esaminato a fondo le 56 richieste di riconoscimento presentate da enti certificatori per accertare i nuovi requisiti indicati dal decreto ministeriale n. 62/2022. Soltanto 8 dei 56 quegli enti (pari al 14%) sono stati riconosciuti idonei a certificare per il personale scolastico (docenti e ATA) i sei Livelli del QCER e certificazione delle competenze linguistico-comunicative: A1, A2, B1, B2, C1 e C2.
L’elenco degli otto enti certificatori avrà valore per il triennio 24-25/26-27.
Il precedente elenco comprendeva ben 41 enti certificatori.
La drastica riduzione operata dal MIM è indubbiamente funzionale anche alla acquisizione di adeguate competenze linguistiche per il personale scolastico.
Il numero degli enti certificatori di lingua inglese è sceso dai 19 dell’elenco precedente a 5 del nuovo elenco: ben 14 enti non sono stati ritenuti idonei dalla commissione ministeriale.
Per la lingua francese, spagnola e tedesca è stato ammesso per ciascuna un solo ente certificatore, mentre nel precedente elenco gli enti ammessi erano stati rispettivamente 3, 4 e 4.
Alcuni giorni fa l’ANDIS, l’Associazione dei dirigenti scolastici, aveva denunciato la mercificazione dei titoli, spesso acquisiti in modo troppo facile, auspicando la “promozione di una cultura della formazione continua, adeguatamente sostenuta, valorizzata, riconosciuta ai fini economici e giuridici, che affranchi gradualmente dal semplice acquisto di titoli formali”, una “maggiore regolamentazione e controllo sui processi di certificazione” e un “minor peso al possesso dei titoli e delle certificazioni possedute rispetto a quello delle prove previste per le procedure concorsuali di accesso a posti di docente, personale ATA, dirigenza scolastica”.
Il nuovo elenco degli enti linguistici certificatori è una prima importante risposta alle richieste dell’ANDIS.
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