Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità

Momenti di confronto con i ragazzi del MIUR e alla Camera per migliorare l'inclusione scolastica

Domani al Miur, alle 15, parleremo di accessibilità di spazi e informazioni, qualità della vita scolastica, linee guida di miglioramento dell’inclusione. Lo faremo insieme agli studenti e alle studentesse che frequentano le nostre scuole.

Io sarò con loro, pronto ad accogliere le loro proposte, ad ascoltare le loro esperienze, a condividere il loro vissuto quotidiano fatto di un’inclusione vera, viva, priva di quella subcultura che, ancora oggi, purtroppo, in alcuni casi resiste e tende a escludere, a distinguere e catalogare: normale, autistico, down o ipovedente.

Per fortuna per la stragrande maggioranza dei ragazzi e delle ragazze l’inclusione scolastica di alunni con disabilità è un fatto naturale di convivenza civile; un’occasione di ricchezza e non di disagio. Vanno oltre le leggi, i commi, i provvedimenti ad hoc. 

Ecco, dobbiamo imparare da loro e accompagnare la naturalezza dell’inclusione.

Proprio per questo sono convinto che da loro arriveranno proposte, idee e suggerimenti interessanti per una scuola ancora più inclusiva. 

Insieme a loro, giovedì 3 dicembre alle 10 alla Camera dei deputati, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, promuoveremo un importante momento di dialogo con i parlamentari, con la presidente della Camera, Laura Boldrini, con quello del Senato, Piero Grasso, e con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

60 ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia potranno fare sentire la propria voce, esprimere i propri bisogni e prospettare modelli innovativi per una scuola e una società sempre più accoglienti ed inclusive. Porteranno i loro punti di vista alle più importanti Istituzioni del nostro paese, oggi più che mai disponibili all’ascolto. 

Il Miur è da tempo impegnato per fare della scuola un luogo reale d’accoglienza. Sia mo all’avanguardia nell’inclusione scolastica, ma non dobbiamo cullarci dei risultati raggiunti fino a quando permangono sacche di ipocrisia, fino a quando ogni singola persona non trova nell’ambiente scolastico un luogo dove esprimere le proprie potenzialità. Fino a quando ogni differenza non viene vissuta come occasione di crescita. 

Lavoriamo insieme perché la scuola sia modello di inclusione per la società intera. 

Davide

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