Parlare una lingua diversa dalla propria lingua madre in Europa è una competenza ritenuta condizione essenziale per essere cittadini europei. Anzi, molti ritengono che si dovrebbero conoscere almeno 3 lingue, quella del paese di origine e altre due diverse.

In tutti i paesi UE, dagli anni 90 ad oggi, si sta cercando di raggiungere questo obiettivo in coerenza con l’indicazione della Commissione Europea e del Consiglio d’Europa che nel 2001 hanno dato vita alla giornata europea delle lingue individuando nel periodo 26 settembre- 26 ottobre di ogni anno il tempo nel quale collocare la giornata celebrativa. Maggiori informazioni su questa celebrazione sul sito dell’UE:  http://ec.europa.eu/languages/orphans/european-day-of-languages_it.htm

L’Europa possiede un vero tesoro linguistico: si contano 24 lingue ufficiali (con la Croazia entrata nel luglio scorso) e oltre 60 comunità autoctone che parlano una lingua regionale o minoritaria (es. catalano e gallese); e non bisogna dimenticare le 175 lingue parlate dai cittadini originari di altri paesi e continenti. Ogni anno questo appuntamento interessa milioni di persone nei 45 paesi partecipanti. Centinaia di eventi in tutta Europa consentono di celebrare la nostra diversità linguistica e di incoraggiare l’apprendimento delle lingue.

La Giornata europea delle lingue, ha il triplice obiettivo di sensibilizzare il pubblico al plurilinguismo in Europa, coltivare la diversità culturale e linguistica ed incoraggiare l’apprendimento delle lingue da parte di tutti, dentro e fuori il contesto scolastico. Ed è anche un’occasione per fare festa…