Genitori: no a programmi TV dannosi per i minori

Preoccupati di un possibile aumento delle inserzioni pubblicitarie, già ora fin troppo presenti nelle programmazioni quotidiane, condividiamo la specifica di salvaguardare telegiornali, documentari e programmi per l’infanzia dall’incremento di spot e altre formule di promozione pubblicitaria“.

Così si è espresso Davide Guarneri, presidente dell’AGE (Associazione Genitori), in occasione dell’audizione  della sua organizzazione, ascoltata il 27 e 28 gennaio dalle Commissioni di Camera e Senato competenti per il riordino del sistema televisivo, con particolare riguardo per la tutela dei minori.

Secondo Guarneri il sistema dei media, ma soprattutto la TV, “sviluppa un forte impatto nella quotidianità di ogni famiglia, talora proponendo messaggi divergenti e contraddittori nei confronti dello sforzo dei genitori, della scuola e delle realtà dell’educazione.”

Da un punto di vista più generale l’AGE  auspica che in occasione del recepimento della direttiva europea 2007/65/CE dell’11 dicembre 2007 sui servizi media audiovisivi  venga adottata “una normativa di valutazione unitaria dei programmi che possono nuocere allo sviluppo fisico, mentale e morale dei minori, ricorrendo agli accorgimenti tecnici idonei ad escludere che i minori vedano o ascoltino normalmente tali programmi, che non devono essere trasmessi dalle ore 7 alle 23, neanche con l’apposizione di sistemi di filtraggio o di identificazione“.