Gelmini sull’università: ”I corsi di laurea passano da 6.000 a 4.800”

Nel corso della conferenza stampa congiunta di ieri del ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini e del ministro del l’Economia Giulio Tremonti hanno commentato la firma del decreto ministeriale – n. 17/2010 – attraverso cui il numero complessivo dei corsi di laurea viene ridotto di quasi il 20%: “L’eliminazione di corsi di laurea inutili e dequalificanti – ha detto la Gelmini a palazzo Chigi, alla presenza del ministro del Mef Giulio Tremonti - era un provvedimento necessario per favore il mantenimento di nuovi corsi di laurea e per garantire agli studenti una maggiore qualità“.

Il responsabile del dicastero di viale Trastevere ha specificato che “i corsi di laurea passeranno da 6.000 a 4.800 circa: in parallelo il numero di scuole di specializzazione sono passate tramite chiusure e accorpamenti da 1.800 a 1.200. E’ prevista, inoltre, l’eliminazione di tutte le misure che permettevano ‘sconti’ nel calcolo dei docenti necessari per attivare un corso di studio, riducendo i requisiti“.

D’ora in poi gli atenei – ha sottolineato la Gelmini – non potranno più attivare corsi di studio se carenti “dei requisiti di docenza“. I primi a fare le spese per questo provvedimento saranno, per forza di cose, “gli atenei di piccole dimensioni“. Il dm prevede, inoltre, “di includere nel calcolo dei docenti anche il numero di concorsi in itinere“.

Qualora le facoltà non riusciranno a reperire il numero di immatricolazioni minime per determinati corsi, il Miur avrà piena facoltà, sentita l’Anvur, l’agenzia di valutazione degli atenei, di disattivarli e comunque, nel caso di attivazione, di penalizzarli nella ripartizione del fondo ordinario: sino ad oggi, invece, al di sotto della soglia minima “l’attivazione - ha detto la Gelmini – era solo ‘sconsigliata’“.

Tra le novità è prevista anche l’introduzione di nuovi “requisiti organizzativi per i corsi: non potranno esistere insegnamenti e moduli con meno di 5-6 crediti formativi“. Verrà, infine, introdotto un “tetto massimo al numero di insegnamenti attivabili, in relazione alla docenza disponibile“.

Durante la conferenza stampa di palazzo Chigi, il ministro Gelmini ha spiegato che il dm n. 17/2010 sui corsi di studio universitari, firmato oggi, è stato inviato per i pareri di competenza alla Crui, al Cun ed al Cnsu.

Mettiamo a disposizione dei nostri lettori gli audio dei commenti del ministro Gelmini sul precariato e sulle risorse per l’università, e del ministro Tremonti sulla riforma univesitaria.