Gelmini: ”Riforma dell’università prima dell’estate”. Ma il Pd frena

Botta e risposta a distanza tra governo e opposizione sull’università. Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Gelmini si è augurata “che la riforma dell’Università diventi legge entro l’estate“, al termine del suo intervento in commissione Istruzione al Senato proprio sul disegno di legge sull’università.

Credo - ha detto- che ci siano i tempi sufficienti per approvare la riforma in aula al Senato entro la fine di aprile per poi passare alla Camera e, alla fine di giugno o luglio, poter chiudere i lavori“.

Il ministro ha anche detto di aver “dato disponibilità come governo a tutti i miglioramenti possibili del testo ma non ad un annacquamento“ del disegno di legge, e ha raccomandato di “evitare di dare ascolto ai baroni o a quelle richieste che non vanno nella direzione di rendere ancora più riformista il ddl ma che vorrebbero passi indietro“.

Ma l’opposizione del Partito Democratico non sembra disponibile a un dialogo. In particolare, la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni ha puntualizzato che “la riforma dell’università è troppo importante” per essere subita dalla Camera, e che in questa sede saranno usati “tutti gli strumenti del regolamento parlamentare per approfondirla nel merito“. La Ghizzoni ha concluso: “Non faremo certamente da passacarte né ci faremo dettare i tempi dal ministro Gelmini“.

Anche la senatrice del Pd, Vittoria Franco, commentando l’audizione del ministro Gelmini in

commissione Istruzione del Senato, ha espresso il timore “che il ddl Gelmini penalizzerà ancora di più le università pubbliche rispetto a quelle private, e forse è questo il vero intento di questa maggioranza. Speriamo ancora che la ministra ci ripensi e lasci lavorare il Parlamento. Ricordo che al Senato anche da parte della maggioranza si sono alzate voci di critica di questo provvedimento“.