Gelmini rassicura le famiglie: ”Aumenteremo il tempo pieno”

All’indomani delle notizie circa la possibile non soddisfazione delle scelte delle famiglie con figli iscritti alla prima “elementare”, il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini è intervenuta telefonicamente alla trasmissione Panorama del Giorno su Canale 5, per spiegare che la domanda di “tempo pieno sarà assolutamente soddisfatta“.

Questo risultato sarà raggiunto “con un migliore impiego delle risorse“, che permetterà di aumentare il tempo piano. Il ministro non prevede problemi: “Ho parlato con alcuni direttori scolastici regionali e le notizie sono tranquillizzanti“.

L’inquilino di Viale Trastevere ha ribadito che non esiste nessuna bocciatura del maestro unico, liquidandola come una “sciocchezza” delle opposizioni e dei sindacati: il maestro unico “prescinde dal quadro orario: noi abbiamo abolito il modulo indipendentemente dalla scelta dei genitori sulle 24-27-30 ore, in ogni tipo di quadro orario i ragazzi avranno un maestro unico di riferimento. Quindi credo che sia presto per trarre delle conclusioni: attuiamo la riforma e solo dopo potremo valutare l’esito del maestro unico. Oggi non abbiamo nemmeno gli elementi“.

Il ministro ha dichiarato di voler aumentare il peso delle lingue straniere nei quadri orari: “Consapevoli che la conoscenza delle lingue straniere assume una valenza sempre maggiore, con la riforma della scuola secondaria vogliamo aumentare il numero di ore di lezione sia dell’inglese sia della seconda lingua, e abbiamo pensato che nell’ultimo anno, l’anno della maturità, sia possibile anche l’insegnamento di una materia, può essere la storia piuttosto che la matematica, in lingua straniera“. Anche nella scuola media, la volontà del governo è “offrire un insegnamento maggiore e anche una migliore formazione degli insegnanti, oltre che dei ragazzi. Aumenteranno le ore di lingua straniera nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola superiore“.

Infine, circa i dati sugli scrutini del primo quadrimestre, il ministro ha notato che “l‘aspetto più singolare è che aumentano le insufficienze più sulle lingue straniere che sulla matematica, sempre stata ritenuta la bestia nera“. In merito alla pioggia di 5 in condotta nelle scuole superiori, la Gelmini ha sottolineato che è “importante restituire alla scuola il ruolo di agenzia del sapere ma anche la sua funzione educativa; il ritorno a un certo rigore, alla disciplina è importante quanto l’apprendere l’italiano, la matematica piuttosto che le lingue straniere“.