Gelmini: I tagli alla scuola sono ‘leggende metropolitane’

Sembra che la scuola sia partita nel caos e che il governo abbia pensato a fare una sola cosa: tagliare”. Il ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, in un’intervista alla ‘Stampa’, punta il dito contro le “leggende metropolitane” che circolano sulla scuola, sottolineando che “lunedì l’anno scolastico è partito regolarmente, anche grazie a uno sforzo eccezionale della pubblica amministrazione“.

Il ministro smentisce quindi “la storia delle classi pollaio. Sembra che in Italia ci siano solo classi con più di trenta alunni“. In realtà, rimarca il titolare del dicastero di viale Trastevere, sono “2.108 su 350.000, lo 0,6%“. La media Ocse è di 23 alunni per classe, “quella italiana di 22“.

Gelmini ammette che gli investimenti per l’istruzione (4,8 per cento del Pil) sono al di sotto della media Ocse (5,9 per cento), “ma – sottolinea – il rapporto dice anche che in Italia, a differenza degli altri Paesi che hanno una percentuale di Pil superiore, nella scuola ci sono pochissimi investimenti privati. Per questa ragione l’Ocse ci rimprovera, e ha ragione. Ma guai a parlare, in Italia, di investimenti privati nella scuola” su cui, lamenta Gelmini, “c‘è una resistenza ideologica fortissima“.