Formazione docenti: avanti senza le Regioni

Come si formeranno e come saranno reclutati gli insegnanti del “sistema di istruzione e formazione“? Non attraverso il canale formativo previsto per gli insegnanti dei licei. Nell’ultima seduta pre-vacanze dello scorso 3 agosto il Consiglio dei Ministri ha infatti soppresso il comma 5 dell’art. 2 del testo del decreto attuativo dell’art. 5 della legge 53/03 su formazione iniziale e reclutamento dei docenti, già approvato in prima lettura il 25/2/2005.

Il comma prevedeva che “per l’accesso all’insegnamento nei percorsi di istruzione e formazione professionale, le Regioni possono avvalersi anche del canale formativo di cui al presente decreto legislativo, in connessione con apposite procedure concorsuali disciplinate dai rispettivi ordinamenti“, ma la Conferenza Unificata Stato–Regioni, nella riunione del 14 luglio 2005 non aveva raggiunto l’intesa, che su questo punto era obbligatoria e vincolante.

Le Regioni avevano considerato il comma lesivo delle loro competenze. Il ministro Moratti ha preso atto, e ha inviato il testo del decreto legislativo alle commissioni parlamentari per il prescritto parere, limitandosi a sopprimere il comma in questione.

Cosa succederà ora, considerato che anche sul resto del decreto il parere della Conferenza (in questo caso obbligatorio ma non vincolante) è stato negativo? Sul piano formale il Consiglio dei ministri, acquisito il parere, anch’esso non vincolante, delle Commissioni parlamentari, può approvare il decreto in via definitiva prima della scadenza della delega, a metà ottobre. Sul piano sostanziale, rischia però di diventare ancora più grave e pesante la distanza che anche per quanto riguarda la formazione iniziale e il reclutamento separerebbe i docenti dei licei da quelli del sistema di istruzione e formazione.