Fioroni a Caserta/2. Avanti tutta con l’autonomia. Si accende il dibattito a sinistra

Immediate, e di segno diverso, sono le reazioni seguite alle dichiarazioni fatte dal ministro Fioroni a Caserta in materia di autonomia delle scuole.
A livello politico si registrano pareri contrastanti in seno alla stessa maggioranza. Tra i pienamente favorevoli si collocano la senatrice Albertina Soliani, della Margherita (“questa proposta presuppone il rafforzamento istituzionale delle scuole, così come sancito nella Costituzione“), e il senatore diessino Andrea Ranieri (“sono misure molto positive, che non hanno niente a che spartire con la privatizzazione della scuola“); tra i perplessi la senatrice Alba Sasso, anche lei diessina (“mi sembra che nei DS non ci sia una linea“); tra i contrari l’on. Pietro Folena, PRC, presidente della commissione Cultura della Camera (“c’è il rischio di fare delle scuole degli enti di natura, nei fatti, privatistica“) e Roberto Villetti, della Rosa nel pugno, componente SDI, secondo il quale “la proposta di Fioroni dà l’impressione di un grimaldello per arrivare a un sistema misto pubblico e privato nella scuola, nel quale avrebbero campo libero molto più di oggi le scuole confessionali“.
Variegate sono le reazioni anche a livello sindacale. Si va dal giudizio positivo della CISL scuola (Scrima: “proposta interessante“) ai dubbi della UIL scuola (Di Menna: occorre una legge sugli organi collegiali che modifichi quella del 1974, “ma sono due legislature che il Parlamento, chiamato a discuterne, non è arrivato a nessuna conclusione“), al giudizio nettamente negativo della Flc-CGIL, il cui segretario Panini, dopo aver definito la proposta di Fioroni “un pannicello caldo“, ha poi aspramente criticato l’idea che “un diverso regime fiscale possa prefigurare uno snaturamento della natura pubblica e statale della scuola e determinare una composizione degli Organi collegali prevedendo un affiancamento con una sorta di “comitati di gestione finanziaria” con dentro le imprese!
Assolutamente contrario si è detto il portavoce nazionale dei Cobas Piero Bernocchi, per il quale “il ministro Fioroni si è voluto superare sulla strada del morattismo oltre la Moratti“. Qualche preoccupazione, di segno diverso, l’ha manifestata anche il presidente dell’ANP Giorgio Rembado, che paventa gli intralci derivanti dalla creazione di un ulteriore organo di governo della scuola. A suo giudizio “l’ideale sarebbe creare consigli di amministrazione che inglobino anche i consigli di istituto“.