Finanziaria 2008/2. Prove generali di riorganizzazione del sistema

Tre anni di prova su alcuni territori provinciali prescelti, riorganizzazione dei servizi e della rete scolastica, organizzazione delle classi con nuovi parametri, raccordo flessibile tra situazioni demografiche e politiche degli organici sul territorio. Una vera e propria rivoluzione strutturale del sistema di istruzione per il rilancio dell’efficienza e dell’efficacia della scuola.
Lo prevede la legge finanziaria che nei commi dal 417 al 425 individua obiettivi e procedure per questa prova generale di revisione del sistema di istruzione. Una sperimentazione triennale che riguarderà un ristretto numero di province italiane, individuate da un atto di indirizzo del ministro dell’istruzione concertato con il collega dell’economia e d’intesa con la Conferenza unificata.
In ogni provincia prescelta per la sperimentazione opererà un organismo paritetico di coordinamento costituito da rappresentanti regionali e provinciali dell’Amministrazione della pubblica istruzione, delle regioni, degli enti locali e delle istituzioni scolastiche statali.
Dopo tanti tentativi di riformare il sistema o parte di esso con interventi generalizzati e standardizzati sull’intero territorio, si prova una via sperimentale mirata e circoscritta prima di trasformare i possibili cambiamenti in ordinamento. Una strada aperta e flessibile per la quale sarà indispensabile un’adeguata azione di monitoraggio e di verifica per gli eventuali adattamenti dell’azione.
L’atto di indirizzo è atteso entro la fine di marzo.