
Federalismo scolastico: necessità di un quadro coordinato e condiviso
L’attuazione del Titolo V configura un quadro del sistema dell’istruzione molto diverso da quello del passato, la cui costruzione richiede una forte sinergia tra i soggetti istituzionali in piena coerenza con il principio di leale collaborazione desumibile dai primi articoli della Costituzione, ove l’unità e indissolubilità della Repubblica resta solennemente affermata.
Questo lo spirito richiesto per lavorare concretamente in una linea condivisa di governance coerente con le competenze assegnate a ciascuno dei soggetti istituzionali dal Titolo V, nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, per dare contenuti e tempistica certa all’accordo quadro in sede di Conferenza Unificata.
Uno sforzo che va sostenuto perché l’obiettivo può assicurare una risposta alla “transizione” infinita ed un’opportunità di qualche “costo” in meno, in termini di burocrazia, di procedure, di sprechi e inefficienza dei servizi.
Il problema è vedere come si arriverà a quell’accordo. Avendo riguardo alle entità di finanziamento non è irrilevante far marciare in parallelo il percorso avviato con l’approvazione legislativa del testo del federalismo fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri, in prima lettura, lo scorso 28 giugno. Alle Regioni, infatti, è garantito il finanziamento integrale (sulla base di costi standard o di indicatori di fabbisogno finanziario) solo delle prestazioni essenziali concernenti i diritti civili e sociali che fino ad oggi vede esclusa l’istruzione tra le “aree” di prestazioni obbligatorie.
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