Fedeli fa il bilancio del suo lavoro con gli studenti. E dice ai docenti: ‘Non caricate di compiti i ragazzi in Alternanza’

Maturità, valutazione, Terza media e Alternanza Scuola Lavoro. Ma non solo. La ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, fa un bilancio dei suoi mesi al ministero di Viale Trastevere parlando direttamente agli studenti lo scorso 13 febbraio, in occasione di una videochat in diretta su Skuola.net. Probabilmente verrà ricordata dai ragazzi come la Ministra che ha cambiato l’esame di Maturità, ma le cose di cui Fedeli va fiera sono altre.

Un esempio? La stabilità didattica: “Aver creato tutte le condizioni amministrative per far iniziare l’anno scolastico 2017/2018 con tutti i docenti in classe. Non avere il cambio degli insegnanti a ottobre, novembre, dicembre – sottolinea – è per me motivo di vanto. I direttori regionali e i presidi hanno fatto un lavoro h24, nonostante le difficoltà negli organici”. Ma è su l’intera attuazione della ‘Buona Scuola’ che la Fedeli pone l’accento, sugli otto decreti approvati lo scorso anno: “Hanno rimesso in asse le nostre istituzioni scolastiche con l’Europa. Un insieme di scelte che cambiano il volto qualitativo dell’Italia”.

E poi l’Alternanza Scuola Lavoro che, ricorda Fedeli, “è una delle innovazioni didattiche più importanti. Ma è evidente che vada accompagnata nella sua attuazione. Nei licei, ad esempio, è un elemento di novità. Con gli Stati Generali abbiamo perciò chiamato a responsabilità tutti i soggetti coinvolti nel percorso, a partire dalle aziende. Rimane in piedi un’altra questione che invece sta molto a cuore ai ragazzi: come conciliare l’Alternanza con il carico di studio che molti docenti continua a dare ai ragazzi mentre sono lontani da scuola. Su questo la ministra è chiara: “I docenti non possono mostrare un atteggiamento di ostilità. Non si possono caricare gli studenti di compiti a casa quando stanno svolgendo i tirocini. In molti c’è ancora la tendenza a considerare che le ore di alternanza non facciano parte del percorso formativo. Ci deve essere un equilibrio, una programmazione. Bisogna tenerne conto”.

La Ministra ha speso diverse parole anche sul cyberbullismo“Con le nuove leggi non è più rubricato come una bravata da ragazzo ma è affrontato con una serie di strumenti ad hoc. A partire dal tutoraggio all’interno delle scuole.Anche i ragazzi, però, hanno iniziato a capire che non bisogna vergognarsi di essere vittima di episodi del genere. Sta cambiando il clima: dire che si sta subendo un atto di bullismo e denunciarlo è sempre più visto come un atto di forza. A vergognarsi deve essere chi lo commette.

Infine un appello per invitare i giovani ad andare a votare il prossimo 4 marzo“Il diritto al voto – ribadisce la Fedeli – è fondamentale perché, se non vai a votare, significa che non vuoi contare nella tua vita e nella vita degli altri.Attraverso il voto si può costruire la società che si vorrebbe vedere. Altrimenti non cambia nulla e non credo che i giovani non vogliano cambiare il mondo. Votando e partecipando ci si ritaglia uno spazio per tentare di realizzare anche i propri sogni”.