Fa lezione in corridoio per difendere la scuola pubblica

Una interrogazione dell’on. Paola Frassinetti (Pdl) rivolta al ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini porta alle luce la insolita forma di protesta adottata da una maestra di San Giuliano milanese per contestare le dichiarazioni del premier Berlusconi sulla scuola pubblica.

Secondo quanto riferisce il quotidiano milanese Il Giorno, che dà conto dell’interrogazione, la maestra si sarebbe rifiutata di accompagnare gli alunni in classe  e li avrebbe invece “costretti ad accovacciarsi per la prima ora di lezione sul pavimento del corridoio”  nonostante l’invito del dirigente scolastico a riprendere la normale attività didattica.

Ma la maestra  avrebbe continuato a far sostare i propri alunni nel corridoio fino alle 9 e mezza, per poi trasferirli nella palestra per una “lezione autogestita”. Secondo la parlamentare del Pdl “l’insegnante non ha mostrato, in seguito, alcun tipo di ravvedimento, affermando, anzi, che sarebbe disposta a ripetere questa forma di protesta“. Perciò l’on Frassinetti chiede al ministro Gelmini “quali misure intenda adottare, una volta eseguite le verifiche del caso, per scongiurare il ripetersi di simili episodi nelle scuole“.

La maestra ha però ricevuto la solidarietà di diversi genitori, che hanno sottolineato la correttezza professionale del suo comportamento: anche durante il sit-in palestra sottolineano questi genitori, la maestra non è venuta meno ai suoi obblighi di vigilanza nei confronti degli alunni.