Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Escludere i BES per innalzare i livelli degli apprendimenti?

La nota dell’Invalsi del 23 aprile scorso sugli alunni con BES potrebbe sembrare (a pensar male) ispirata ad alcuni obiettivi estranei alle esigenze e alla natura stessa dell’Istituto di Frascati.

La nota recita così: “Se a giudizio del Dirigente scolastico le prove standardizzate non sono ritenute adatte a un allievo con DSA… è possibile dispensare lo studente dal sostenimento delle prove… 

In base alla specifica natura del bisogno educativo speciale, il Dirigente scolastico adotta in base alle sue valutazioni, una delle misure previste nei paragrafi precedenti”.

Dunque, il Dirigente scolastico può, a suo giudizio insindacabile, escludere dalle prove standard gli alunni con BES o, quanto meno, non includere le loro rilevazioni tra quelle che determinano la media degli apprendimenti in italiano e matematica.

Sono circa 250 mila (cioè poco meno di un terzo di quegli 800 mila che escono dal computo della circolare sui BES del 6 marzo scorso) gli alunni ‘problematici’ che per varie ragioni potrebbero essere esclusi dal computo delle rilevazioni degli apprendimenti.

A cosa si deve questa presa di posizione dell’Invalsi? Si possono fare solo delle supposizioni, che non è detto quindi che siano fondate. Si può partire da un dato di fatto: poiché per i loro problemi personali, fisici, psichici, sociali o culturali, fino a ieri i BES abbassavano probabilmente la media generale dei livelli di apprendimento della popolazione scolastica italiana, escludendoli ora dal computo si farebbe lievitare sensibilmente il livello per ogni scuola e per l’intero sistema scolastico.

L’immagine del sistema d’istruzione italiano che uscirà da queste prove oggettive e attendibili ne guadagnerebbe agli occhi degli altri Paesi europei.

Non è detto che siano queste le motivazioni che hanno indotto l’Invalsi a pronunciarsi su un campo sul quale il Miur non si è ancora espresso. Tuttavia a pensar male… spesso ci si azzecca!

Una scuola misurata al netto degli alunni con problemi di apprendimento guadagnerebbe credito agli occhi delle famiglie. Una bella tentazione per il dirigente scolastico per innalzare i livelli di apprendimento nella propria scuola.

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