Epifani: più risorse e meno precari per la scuola

”Sono troppe le cose che non vanno nella scuola, a partire dalla riduzione degli spazi formativi, meno tempo per stare in aula, la riduzione delle risorse e il grande problema dei precari”.

Così Guglielmo Epifani ha riassunto le ragioni che hanno indotto la Flc-Cgil  a proclamare lo sciopero di oggi, che coinvolge scuole, università, enti di ricerca, accademie e conservatori, formazione professionale nella protesta contro i tagli del governo al settore dell’istruzione.

Nel suo intervento, pronunciato a Palermo in occasione della manifestazione nazionale indetta dalla Flc-Cgil, Epifani ha insistito sul fatto che è proprio l’emergenza della crisi che dovrebbe indurre il governo a fare scelte opposte a quelle che sta facendo con la politica dei tagli.

In tutto il mondo“, ha insistito il segretario geenrale della Cgil, “i Paesi affrontano la crisi investendo in scuola e formazione, rendendola più adeguata ai tempi, formando meglio le persone. Da noi si sceglie un’altra strada”.

Ciò è grave in generale, e ancora di più per quanto riguarda il Mezzogiorno, “perchè dove hai meno occasione di lavoro serve formazione di maggiore qualità“. Ma questo non avviene, perchè proprio nel Mezzogiorno “c’è troppa dispersione scolastica e talvolta una qualità più bassa che nel resto del Paese”.