‘Emergenza educazione in Italia’, un appello con migliaia di adesioni

Si allunga la lista dei firmatari dell’appello-manifesto sulla “Emergenza educazione in Italia“, lanciato il mese scorso da cinquanta personalità di rilievo del mondo della cultura, del giornalismo, della politica.

Se ci fosse una educazione del popolo tutti starebbero meglio” è lo slogan che contrassegna l’appello lanciato il 17 novembre scorso e ad oggi si sono aggiunti alla petizione 300 intellettuali e 200 politici di entrambi gli schieramenti.

Sotto i nomi di Magdi Allam, Giuliano Ferrara e Ferruccio De Bortoli, tra i primi firmatari dell’appello, compaiono fra gli altri anche quelli di Riccardo Muti, di Francesco Alberoni, del senatore a vita Giulio Andreotti, del coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi, del Presidente emerito Francesco Cossiga, del presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, dei deputati Ermete Realacci e Pierluigi Castagnetti.

Sta accadendo una cosa che non era mai accaduta prima – è scritto fra l’altro nell’appello. “È in crisi la capacità di una generazione di adulti di educare i propri figli. Per anni dai nuovi pulpiti – scuole e università, giornali e televisioni – si è predicato che la libertà è assenza di legami e di storia, che si può diventare grandi senza appartenere a niente e a nessuno, seguendo semplicemente il proprio gusto o piacere. È diventato normale pensare che tutto è uguale, che nulla in fondo ha valore se non i soldi, il potere e la posizione sociale. Si vive come se la verità non esistesse, come se il desiderio di felicità di cui è fatto il cuore dell’uomo fosse destinato a rimanere senza risposta“.

Il testo è sul sito www.appelloeducazione.it.