Coronavirus: fino al 3 aprile si perderanno 75 milioni di ore di lezione. La didattica a distanza è una necessità: potrebbe far recuperare almeno 10 milioni di ore

Inoltre è fondamentale per garantire la continuità di relazione tra insegnanti e alunni.
L’iniziativa di solidarietà #LaScuolaAiutaLaScuola offre un contributo

Dal 24 febbraio scorso, quando è stata sospesa l’attività didattica nelle scuole delle iniziali zone rosse, fino al prossimo 3 aprile, gli studenti italiani rischiano di perdere 75 milioni di ore di lezione. Secondo le stime di Tuttoscuola, infatti, dal prossimo 15 marzo al 3 aprile 2020, il sistema scolastico nazionale perderà quasi 45 milioni di ore di lezione che andranno ad aggiungersi agli oltre 30 milioni di ore di lezione non effettuate dal 24 febbraio a tutto il prossimo 15 marzo.

Diventa a questo punto fondamentale attivare nel modo più ampio possibile la formazione a distanza, soprattutto nella forma di lezioni in diretta in cui i bambini della primaria vedano e parlino con la propria maestra, e così gli studenti delle medie e delle superiori con i propri professori.

Ma molti insegnanti italiani non hanno al momento le conoscenze informatiche per attivare queste lezioni, che peraltro sono piuttosto semplici e alla portata. E’ per questo che devono essere formati e assistiti al più presto.

È importante che la scuola, intesa come comunità relazionale continua tra docenti e studenti, non subisca interruzioni, e che il rapporto con gli alunni e le loro famiglie sia alimentato quotidianamente. Per fortuna la diffusione di internet e degli smartphone (per i quali l’Italia non sfigura nei confronti: secondo il PewResearch Center – dati 2019 – il 71% dei cittadini italiani ne possiede uno, non lontano dal 78% della Germania o dall’80% degli USA) consente un livello e una intensità di comunicazione impensabile fino a pochi anni fa, ma mai come in questa circostanza vanno attivate e incoraggiate da parte degli insegnanti iniziative di circuitazione e di solidarietà orizzontale tra le famiglie, anche per evitare nuove forme di esclusione sociale. Obiettivi: evitare la discontinuità didattica, garantire la continuità delle relazioni tra insegnanti e studenti.

La mappa delle ore perse
Erano state 8 milioni e 280 mila le ore di lezione non effettuate in aula a tutto il 4 marzo; fino al 15 marzo prossimo non verranno svolte in aula ulteriori 23 milioni e 216 mila ore di lezione, di cui 18,5 milioni nelle scuole e negli istituti statali.

Più precisamente da lunedì prossimo al 3 aprile, tra istituti statali e paritari, nelle scuole dell’infanzia non potranno essere svolte oltre 10 milioni e 140 mila ore di attività educativa; nelle scuole primarie le ore di lezione in aula che non potranno essere svolte saranno 13 milioni e 800 mila; nelle scuole secondarie di I grado verranno a mancare oltre 7 milioni e 400 mila ore di lezione; negli istituti della secondaria di II grado, tra licei, istituti tecnici e professionali non si effettueranno in aula circa 13,5 milioni di ore di lezione. 

Quante ore di lezione potranno essere recuperate con la didattica a distanza, per la quale il Ministero sta attivando interventi di sostegno, auspicando la massima disponibilità degli insegnanti e dei loro capi d’istituto?

Non è facile saperlo. Ma considerato che negli ultimi giorni molte scuole hanno raccolto l’appello ministeriale o già si sono attivate di propria iniziativa, si può stimare che nei prossimi giorni circa un terzo delle scuole cercheranno di svolgere attività didattica on line.

Potrebbero, pertanto, essere salvate circa 10-15 milioni di ore di lezione.  

Per fare in modo che la scuola non si fermi e per fornire un supporto per l’attivazione della didattica a distanza, Tuttoscuola ha lanciato l’iniziativa #LaScuolaAiutaLaScuola (https://www.tuttoscuola.com/argomento/professione-scuola/la-scuola-aiuta-la-scuola/), attraverso la quale sta raccogliendo le migliori energie e le tante modalità grazie alle quali i ragazzi possono continuare a imparare da casa. Tuttoscuola sta facendo da facilitatore, propone spunti e presenta modelli suggerendo modalità operative e creative per rispondere con resilienza alla situazione di emergenza.

 #LaScuolaAiutaLaScuola, vuole favorire il gemellaggio tra scuole ed è aperta a tutti coloro che vorranno dare il loro contributo in questo delicato momento. Il progetto ha già ricevuto ad esempio l’adesione di diverse aziende che hanno messo gratuitamente a disposizione delle scuole piattaforme e materiali (https://www.tuttoscuola.com/argomento/professione-scuola/la-scuola-aiuta-la-scuola/la-scuola-aiuta-la-scuola-aziende/).

Verranno realizzati dei webinardi formazione pratica per suggerire ai docenti come poter mantenere rapporti a distanza con i propri studenti. Tuttoscuola metterà a disposizione la propria piattaforma di webinar per organizzare modelli ed esempi di lezioni collettive per tutte le scuole. È possibile trovarne un primo esempio nella diretta dello scorso 27 febbraio.

Qui la descrizione dell’iniziativa: https://www.tuttoscuola.com/emergenza-coronavirus-lascuolaaiutalascuola-partita-liniziativa-di-solidarieta-a-supporto-della-scuola/