Draghi in Senato: ‘Speriamo di riaprire nidi, scuole dell’Infanzia e Primaria dopo Pasqua anche nelle zone rosse’

“Mentre stiamo vaccinando è bene cominciare a pianificare le aperture. Noi stiamo guardando attentamente i dati sui contagi, ma insomma se la situazione epidemiologica lo consentirà la scuola aprirà in primis, anche nelle zone rosse”. E’ quanto dichiara il premier Mario Draghi all’aula del Senato per le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo di domani e dopodomani. E ha aggiunto: “Speriamo”. 

Riguardo ai vaccini contro il Covid 19, Draghi ha voluto lanciare un  “messaggio di fiducia agli italiani”. In Italia, ha spiegato il Premier, siamo all’opera per colmare i ritardi di questi mesi” e “l’accelerazione è visibile: quasi 170 mila dosi al giorno nelle prime 3 settimane di marzo, più del doppio che nei mesi precedenti e nonostante il blocco temporaneo di AstraZeneca”. L’obiettivo è “portare il ritmo di vaccinazioni a mezzo milione al giorno”. Ricordiamo che a oggi, secondo il contatore di Tuttoscuola, ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca circa il 61% del personale scolastico.

In Europa, ha ricordato Draghi, “abbiamo quattro vaccini sicuri ed efficaci, tre in somministrazione e il quarto disponibile da aprile (J&J). Ora il nostro obiettivo è vaccinare più persone possibile nel più breve tempo possibile”. In Italia, ha puntato il dito contro le differenze tra Regioni sulle somministrazioni delle dosi che “sono difficili da accettare”. Il richiamo è stato di seguire “le priorità del piano nazionale”, in particolare per quel che riguarda la protezione degli anziani.

Secondo comunque quanto apprende l’Adnkronos, una delle ipotesi a cui lavora il governo – alle prese, tra le altre cose, con le misure anti-Covid che scadranno il prossimo 6 aprile – è quella di una ‘mini-proroga’ della stretta anti contagio in atto di una sola settimana, ovvero dal 6 all’11 aprile, con possibile eccezione per quanto riguarda la riapertura della scuola dell’infanzia e delle primarie nelle zone rosse. L’obiettivo è permettere anche in zona rossa il ritorno in classe di nidi, scuole dell’infanzia, elementari e prima media, mentre in zona arancione dovrebbero tornare nelle classi, con percentuali dal 50% al 75%, anche seconda e terza media e superiori: un’eventualità quest’ultima che potrebbe riguardare alcuni territori dove gli indici sono in miglioramento già la prossima settimana. Questo sempre al netto della possibilità per le singole Regioni di adottare misure più restrittive, come fatto per esempio dalla Campania. 

Il Lazio, ora in rosso, sogna invece l’arancione dal 29 marzo. Prima delle vacanze di Pasqua, fissate dal calendario regionale al 1° aprile, ci sarebbero solo tre giorni. Dalla Regione, secondo quanto riportato da Repubblica.it, fanno comunque sapere che l’intenzione è quella di applicare il decreto alla lettera. E dunque al momento, fosse anche solo per tre giorni, le scuole dovrebbero riaprire, anche per venire incontro a migliaia di famiglie.