Scuole chiuse, M5S: ‘Governo riapra nidi, scuole dell’Infanzia ed elementari’. PD: ‘Riaperture scuole sganciate da zone rosse’

Dobbiamo riportare i più piccoli in presenza e soprattutto lavorare in vista del prossimo anno scolastico, dobbiamo andare ad un innalzamento della qualità dell’offerta didattica complessiva, spero di avere risorse per interventi sostanziali per garantire un ponte in vista del prossimo anno scolastico. Il problema degli apprendimenti non si risolve negli ultimi 20 giorni di giugno”. E’ quanto sostenuto dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel corso dell’audizione in Senato dello scorso 16 marzo. E proprio il rientro in presenza dei più piccoli sta diventando – secondo le dichiarazioni riportate da LaStampa.it – per i Cinquestelle una vera e propria battaglia politica con l’ex ministra Lucia Azzolina che rivendica di aver tenuto le scuole aperte finché è rimasta alla guida del ministero.

“Chiediamo che il Governo faccia un distinguo e riapra asili nido, scuole dell’infanzia ed elementari“, hanno dichiarato anche tutte le deputate e i deputati M5S in commissione Cultura. Una richiesta simile arriva anche da una parte del Pd. “Credo che le aperture d’elemento scuole e soprattutto di elementari e nidi debba essere sganciato da automatismi legati alle cosiddette zone rosse”, avverte Roberto Rampi, senatore del Pd. Lo stesso chiedono Paola Bocci e Fabio Pizzul, consigliera e capogruppo Pd della regione Lombardia.

Per spingere il governo a riaprire almeno nidi e scuole d’infanzia ha raccolto 34mila firme in 48 ore la petizione online lanciata su Change.org da Assonidi Confcommercio. Il ministro ha rivelato che il 44,3% degli insegnanti ha già ricevuto la prima dose di vaccino. In alcune zone si è andati anche molto veloci, come in Puglia, in altre ci sarà da recuperare. Si lavora per garantire un rientro in sicurezza e non si esclude anche un inizio anticipato del prossimo anno scolastico dal 1 settembre.