Azzolina: ‘Ecco perché le scuole potevano restare aperte’

“Se davvero la scuola è considerata una priorità e non un peso, la chiusura di tutti gli istituti di ogni ordine e grado è una misura eccessiva. È stato detto che le ‘varianti incidono maggiormente dai 10 anni in su’. Perché allora chiudere nidi, infanzia e primaria? Si possono conoscere i dati che motivano questa scelta?”. Se lo chiede l’ex ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, commentando sull’Huffington Post i dati di Tuttoscuola relativi alla chiusura delle scuole e al conseguente numero di alunni in DaD da ieri, 15 marzo.

“Lavori di edilizia che hanno permesso di ricavare 40.000 aule in più nelle nostre scuole, 70.000 docenti e Ata in più, patti di comunità con il territorio e con il terzo settore, studenti a far lezione anche nei musei e nelle pinacoteche, protocolli di sicurezza, 11 milioni di mascherine al giorno, e anche, sì certo, 2 milioni e mezzo di banchi monoposto. Indispensabili per il distanziamento. Tutto questo è servito a ripartire, a riaprire. Ora invece si torna indietro”, commenta Azzolina.

La deputata del M5S prova a fare un elenco di quelle che avrebbero potuto essere le possibili soluzioni alternative alla chiusura della scuola: Tanto per cominciare dare mascherine Ffp2 a tutto il personale, sono settimane che lo dico. E poi: perché non fare delle rotazioni e abbassare la percentuale di presenza senza arrivare al 100% anche per il I ciclo? Diamo ai ragazzi almeno la prospettiva di qualche giorno a settimana in cui dover fare lo zaino e prepararsi ad andare in classe a condividere momenti di vita scolastica e sociale con i compagni. Non ultimo, il tema dei tamponi: ho chiesto test rapidi per mesi e ho fatto firmare alle Regioni un impegno scritto a garantire una corsia preferenziale alle scuole sul tracciamento. Era dicembre. Ho scritto e dato al Mef una norma per finanziare convenzioni per le scuole anche con il privato (norma congelata per colpa della crisi). A che punto siamo? Cosa è stato fatto? O meglio: si vuole fare qualcosa in questa direzione o ci si è arresi all’idea della via più facile?”.