Dopo Referendum/1: verso un accordo Regioni-MPI?

Con l’approvazione di un apposito documento, avvenuta il 12 luglio in sede di Conferenza delle Regioni e Province Autonome, le Regioni hanno “certificato” la volontà di avviare un’azione di concertazione per la realizzazione nel settore dell’istruzione e della formazione dei nuovi assetti di competenza delineati dal vigente Titolo V, parte seconda, della Costituzione.
Si tratta di un passaggio importante per delineare i futuri contorni del sistema formativo.
Le Regioni nel documento sottolineano che “…la mancata definizione di un organico assetto del ruolo e delle competenze delle Regioni e delle autonomie locali sta determinando un deficit di efficienza ed efficacia decisionale che impedisce lo sviluppo di azioni di governo incisive e coerenti“.
Le Regioni indicano con puntualità da dove può ripartire il confronto per trovare il punto d’equilibrio tra la costruzione di concrete condizioni di esercizio delle funzioni riconosciute dalla Costituzione di competenza delle Regioni e l’esigenza di garantire l’unitarietà del sistema d’istruzione e formazione e il pieno godimento per tutti del diritto d’istruzione e formazione su tutto il territorio nazionale.
Per le Regioni è prioritario, perciò, giungere ad un Accordo quadro tra Regioni e Ministero della Pubblica Istruzione funzionale a garantire appunto l’unitarietà del sistema, l’integrazione dei percorsi, delle risorse e dell’offerta formativa.
In coerenza con questi obiettivi il processo di trasferimento delle competenze dovrà articolarsi “…per livelli di competenza e di funzioni orizzontali per tutto il sistema di istruzione, al fine di evitare il suo frazionamento gestionale in relazione a settori formativi, gradi ed ordini di istruzione…”