Don Milani, 40 anni dopo

Il prossimo 26 giugno il cardinale di Firenze Ennio Antonelli commemorerà a Barbiana il quarantesimo anniversario della morte di don Lorenzo Milani, priore della locale chiesa di S. Andrea.
Barbiana, una sperduta località di montagna nel Mugello, è diventata celebre proprio per l’opera che vi svolse don Milani dal 1954 al 1967, anno della sua morte, intervenuta alla vigilia della pubblicazione, a cura dei suoi allievi, della “Lettera a una professoressa” (1968). Un testo che ha fortemente inciso sulle motivazioni e sulle idealità della contestazione sessantottina, ma che ha continuato ad esercitare un’influenza nei decenni successivi su tutti i fautori di politiche scolastiche di segno democratico e antiselettivo.
Lo stesso attuale ministro della P.I. Giuseppe Fioroni ha esordito nel suo ruolo ministeriale annunciando la sua partecipazione all’annuale “marcia di Barbiana“: un omaggio alle idee e al lascito culturale e morale di don Milani.
L’idea di fondo alla quale si ispirava l’insegnamento di don Milani, che nessun allievo dovesse essere abbandonato ad un destino di esclusione precoce dalla scuola, e di precoce emarginazione sociale, è stata in vari modi ripresa in Italia, dando luogo a varie iniziative dentro e fuori della scuola. Tra queste, per l’evidente affinità delle finalità, ricordiamo l’associazione “nonunodimeno” fondata da Tullio De Mauro a conclusione della sua esperienza ministeriale.
D’altra parte, pur in un contesto assai diverso, alla stessa idea guida si è ispirata anche la legge americana “No Child Left Behind” (Non lasciare indietro nessun bambino), approvata nel 2001 dal Senato USA con larghissima maggioranza bipartisan. Segno del fatto che don Milani aveva anticipato una tendenza di carattere generale a rivedere la concezione selettiva della scuola in favore di politiche di valorizzazione di tutto il capitale umano. E di questa sua intuizione ora gli dà atto anche la Chiesa cattolica, che a suo tempo ebbe seri motivi di contrasto con lo scomodo e anticonformista priore di Barbiana.