Troppi docenti precari, Pittoni: ‘Ritardo dei concorsi causa il sempre più frequente ricorso ai supplenti’

Che il sempre più elevato numero di docenti precari costituisca una piaga del nostro sistema scolastico è evidente, come uscire da questa situazione che sembra peggiorare di anno in anno, un po’ meno. La soluzione va cercata nelle graduatorie o nei concorsi?Non c’è motivo di mettere in concorrenza le graduatorie degli idonei dei concorsi ordinari con nuovi concorsi sempre più spesso in ritardo per ragioni non facili da superare in tempi brevi”, dichiara a Tuttoscuola il responsabile scuola della Lega, Mario Pittoni commentando il nostro servizio sui docenti precari. Il risultato di questo ritardo? “Quello che Tuttoscuola sta denunciando: il ricorso sempre più frequente all’utilizzo di supplenti in mancanza di vincitori di concorso“, continua Pittoni.

La soluzione per Pittoni sarebbe quella di esaurire le nuove graduatorie di idonei dei recenti concorsi. Una soluzione “ponte” straordinaria “da affiancare alla fase transitoria per  superare il problema del precariato, in attesa delle condizioni per concorsi più efficaci ed efficienti“.
Una proposta questa che, come abbiamo scritto anche qualche settimana fa, è volta a tutelare chi si è dimostrato idoneo anche se collocato in graduatoria oltre i posti messi a concorso, che andrebbe gestita con la massima cautela per non rischiare di riproporre la nemesi dei concorsi bloccati e di giovani laureati lasciati per anni fuori dal sistema scuola.
Nel servizio di Tuttoscuola di oggi si suggeriscono soluzioni – attuabili da subito – per snellire le tempistiche dei concorsi, che richiedono però maggiori costi (a nostro avviso i benefici sarebbero ben superiori).

Ricordiamo che nel 2012 fu l’allora ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, a rompere un’attesa che durava da oltre tredici anni, superando il tabù delle graduatorie infinite e riaprendo la nuova stagione dei concorsi. La legge 124/99 aveva previsto che “Le graduatorie relative ai concorsi per titoli ed esami restano valide fino all’entrata in vigore della graduatoria relativa al concorso successivo corrispondente”. In questo modo, in attesa di un concorso che non arrivava mai, gli idonei dei vecchi concorsi avevano potuto entrare in ruolo, mentre migliaia di giovani laureati, mancando i concorsi, cercavano altre forme di occupazione o si accontentavano di vivacchiare con le supplenze. Dopo lo stop alle vecchie graduatorie, si è cercato di evitare la formazione di nuovi idonei proprio per evitare il rischio di bloccare i concorsi.

Secondo il responsabile scuola della Lega “la vera ‘rivoluzione’ è stata fatta da Fioroni, non da Profumo, quando ha chiuso le graduatorie permanenti. Tra l’altro Profumo per fare in fretta rinunciò ad aggiornare il regolamento di 13 anni prima, come sarebbe invece stato necessario“.

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