Docenti in soprannumero: la Uil non sottoscrive il contratto per la mobilità

Una delle conseguenze della riforma Gelmini è la possibile collocazione di diversi docenti in situazione di soprannumerarietà.

La questione è stata a lungo trattata nel corso degli incontri tra Miur e sindacati per definire il contratto integrativo per la mobilità 2010-2011.

Quando sembrava ormai acquisita una integrazione del testo sui trasferimenti per il prossimo anno, proposta dalla Uil-scuola, che prospettava una particolare tutela dei docenti perdenti posto e collocati in posizione di soprannumero, le cose all’ultimo momento sono cambiate e tutto è rimasto come prima, senza particolari modifiche del vecchio contratto sulla mobilità e senza la prevista attenzione per i docenti in soprannumero.

Il segretario della Uil-scuola, Massimo Di Menna, a questo punto, ha deciso di non sottoscrivere l’accordo e ha criticato la posizione degli altri sindacati e del Miur, giudicando la situazione sopravvenuta “un mix di pigrizia e rigidità burocratica che ha bloccato l’introduzione di ogni innovazione“.

Questi, di seguito, gli articoli proposti da Di Menna, accolti in un primo tempo e poi “evaporati”.

1) all’art. 7: il personale che si viene a trovare in posizione di soprannumero nei confronti della sede di titolarità  relativamente all’anno scolastico 2010/11 ha diritto, tanto nella I che nella II fase dei movimenti, alla precedenza per tutte le sedi richieste nella domanda prodotta e per tutte le tipologie di posto richieste;

2) agli artt. 21 e 23: allo scopo di non produrre particolari disagi anche in connessione alla riduzione di organico conseguenti ai processi di riforma ordinamentali in atto, il personale individuato soprannumerario e trasferito d’ufficio per indisponibilità delle sedi richieste o per non aver prodotto domanda mantiene la titolarità presso l’istituzione scolastica di provenienza qualora nella medesima si determini la disponibilità di posto sull’organico di fatto. In tal caso il trasferimento d’ufficio non produce effetti e il posto resosi di fatto disponibile verrà coperto con le ordinarie procedure riguardanti le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie.