Dl Milleproroghe, Aprea (Forza Italia): ‘Dopo pasticcio su vaccini, rovinosa marcia indietro su Alternanza Scuola Lavoro e valutazione’

“Dal decreto Milleproroghe arrivano brutti segnali per la scuola. Oltre al pasticcio sui vaccini, con i continui stop and go, anche sulla questione dei docenti Gae è stata trovata una toppa peggiore del buco. Forza Italia è contraria alle sanatorie e proprio per questo ci saremmo aspettati l’indizione di bandi di concorso al fine di garantire un vero ricambio generazionale. Con la soluzione proposta dalla maggioranza, invece, la vicenda rischia di concludersi con l’assunzione di docenti che stanno per andare in pensione, lasciando fuori giovani docenti qualificati a livello universitario”. Lo scrive, in una nota, Valentina Aprea, capogruppo di Forza Italia in commissione Cultura alla Camera, commentando il testo del Dl Milleproroghe approvato nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio.

“A queste due questioni, con i nuovi emendamenti dei relatori, si aggiungono due novità negative, tanto per aumentare il caos d’inizio d’anno. La maggioranza, infatti, sta usando questo decreto per invertire repentinamente e rovinosamente la direzione di marcia di due processi innovativi: l’alternanza scuola-lavoro e la valutazione Invalsi, introdotti fin dal 2003 con la legge 53 del governo Berlusconi. Con un tratto di penna e con motivazioni esclusivamente ideologiche, si bloccano due dei processi più innovativi della nostra scuola. Il Governo impone di fatto una retromarcia che depotenzia due leve oggettive per la qualità del sistema educativo. In particolare, l’alternanza scuola lavoro da anni consente al 95% degli studenti europei di trovare la prima occupazione e non valorizzarla significa togliere agli studenti italiani un’opportunità di crescita e di orientamento personalizzato, proprio nel momento in cui, attraverso il dossier di TuttoScuola, scopriamo che 1,8 milioni di studenti hanno abbandonato la scuola negli ultimi dieci anni. Tutto questo con un costo enorme: in media 2,7 mld di euro l’anno. E certo mantenere il sistema educativo più rigido di quello attuale non aiuterà a ridurre queste percentuali così preoccupanti sulla dispersione scolastica. Allo stesso modo, bloccare il processo di valutazione degli apprendimenti significa rinunciare alla verifica delle conoscenze, abilità e competenze in uscita della popolazione scolastica, in relazione ai risultati attesi a fronte delle risorse pubbliche impegnate, così pure di fatto si rinuncia ad avere gli indicatori opportuni per decidere dove destinare gli investimenti pubblici per il miglioramento dell’istruzione”, spiega Valentina Aprea.

“Per tutte queste ragioni, Forza Italia sollecita la calendarizzazione della risoluzione depositata a luglio, per affrontare compiutamente la questione dei contenziosi, del reclutamento, delle graduatorie, a partire dall’impatto sugli organici delle leggi in vigore e soprattutto chiede un’audizione urgente del ministro Bussetti sulle norme portate in approvazione ed in particolare sul futuro dell’alternanza scuola-lavoro e della valutazione. Insomma, al ministro chiediamo di portare in Commissione cultura dati oggettivi – rapporti, monitoraggi, misurazioni di efficacia – a sostegno delle modifiche proposte. Non possono essere sufficienti tratti di penna che rischiano di cancellare le cose buone fatte e che funzionano”, conclude.