Dirigenti scolastici: a quando gli arretrati?

Il pre-accordo della dirigenza scolastica è stato firmato il 17 ottobre e già all’indomani fonti sindacali davano per possibile la liquidazione degli arretrati intorno alla fine di novembre. Ma questa previsione era forse un po’ ottimistica, perché presupponeva una celere acquisizione dell’atto di indirizzo per l’utilizzazione delle risorse da stanziare in Finanziaria 2002. Senza l’atto di indirizzo non si può firmare l’accordo definitivo, e, senza accordo, non si può formalizzare il contratto e nemmeno liquidare gli arretrati. A questo punto sembra improbabile anche che possano essere liquidati entro la fine dell’anno.
Di fronte a questo ritardo i sindacati confederali della scuola, firmatari del pre-accordo, hanno fatto pressione sui ministri Frattini della Funzione pubblica e Moratti dell’Istruzione richiedendo l’emanazione urgente dell’atto di indirizzo e segnalando il disagio e la protesta dei dirigenti scolastici, sempre in attesa del primo contratto.
E un ritardo tira l’altro: senza contratto non ci potrà essere nemmeno il primo corso-concorso per la dirigenza scolastica che dovrà coprire gli oltre duemila posti vacanti, le cui nomine potrebbero slittare al 2003-2004. L’Associazione Nazionale Presidi (www.anp.it) ha inviato una propria proposta al ministro Moratti per una forma di reclutamento a legislazione costante, con semplificazione delle procedure, in modo da assicurare le assunzioni dei nuovi dirigenti fin dal 1.9.2002. Certo è che, in un modo o nell’altro, è urgente superare la condizione attuale di incertezza e di precarietà in cui si trova un’istituzione scolastica su cinque.